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venerdì 22 gennaio 2021

Cristianesimo e Cristianesimi. Ne esistono parecchi

  E' "impossibile non dirsi cristiani", lo sosteneva nel novecento il filosofo liberale e laico Benedetto Croce. Da allora l'intero Occidente si è quasi interamente secolarizzato o come più spesso si dice "laicizzato", eppure i vertici delle varie, tantissime, "chiese"  continuano ad annunciare il "Vangelo" chiudendosi ciascuna nella propria nicchia. Ciascuna chiesa ritiene di dover conservare non tanto il Vangelo, comune a tutti, ma proprie tradizioni, proprie letture e interpretazioni e in qualche caso proprie nicchie di potere.

In Italia ha ancora solide e ramificate radici la visione cattolica. La Chiesa cattolica è la più numerosa e la più conosciuta al punto che nello "stivale" viene identificata con la "religione" in sè.

I cristiani -almeno le frazioni più radicate e più diffuse (Cattolici, Protestanti e Ortodossi)- sono consapevoli dell'assurdità delle divisioni ma non è facile per nessuno di essi muoversi in direzione dei capisaldi altrui che teoricamente non inciderebbero sui capisaldi e le verità della "Fede". Esiste il movimento dell'Ecumenismo ma finora coinvolge più gli studiosi e gli esperti di ciascuna chiesa che i loro rispettivi fedeli.

E qui sta la critica della cultura esterna, quella laica, che da parte sua ha visto il crollo delle ideologie e adesso si ritrova senza quei punti fermi che essa offriva fino a pochi decenni fa;  in questo versante della società oggi -generalmente- vige e si è fermi al culto della ragione tecnica.

Ogni anno nel mese di gennaio le tre più grandi identificazioni cristiane invitano i loro fedeli a pregare per l'Unità dei Cristiani.

Il foglio riportato su questa pagina è stato distribuito domenica scorsa nella Chiesa Madre cattolico-bizantina di Contessa Entellina.

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