In più contesti culturali e non Leonardo Sciascia viene a trentadue anni dalla morte ancora oggi ritenuto un intellettuale tuttora attuale per le sue puntuali e argute analisi della società siciliana. Il nostro Blog in anni passati ha dedicato parecchie pagine allo scrittore agrigentino. Ciò che più ha attirato la nostra attenzione e le nostre riflessioni sono le analisi ed i temi sull'ingiustizia che da secoli lontani pervade la società siciliana, Oggi forse in maniera più insidiosa che ieri essendo aumentati e non diminuiti i sottili profittatori sulla pelle altrui.
I libri di Sciascia è ben noto che sempre hanno un taglio rivolto allo smascheramento dell'ingiustizia (cfr Filippo Falcone, scrittore). La giustizia a cui ci stiamo riferendo è un'espressione non sempre facile da individuare e comunque non è quella che si discute nei tribunali. Chi ha fatto studi classici ci spiega immediatamente che nell'antica Grecia si sosteneva e si scriveva che la "giustizia" non sempre va affiancata a chi esce vincitore da un confronto o da uno scontro. Sofocle, filosofo greco, al pari di Sciascia ha individuato ed ha riconosciuta che la giustizia la si ritrovas negli sconfitti della Storia. Non esiste per lo scrittore siciliano una giustizia che sia uguale "egualitaria", o interpretata ugualmente, in modo uniforme, per tutti i componenti della società. Quella di Sciascia fu una battaglia che da radical-socialista portò avanti lungo tutta la sua vita, da illuminista ma anche da uomo politico e soprattutto da scrittore. "Tutto è legato per me, al problema della giustizia: in cui si involge quello della libertà, della dignità umana, del rispetto tra uomo e uomo".
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