Siamo alla crisi di governo.
1) Conte domani andrà al Quirinale per rassegnare le dimissioni. Alle 21 di oggi si riuniscono i gruppi parlamentari M5S. E domani in mattinata si riunirà il Consiglio dei ministri per prendere atto della apertura della crisi.
Il premier ha ritenuto di non avere i numeri sufficienti per affrontare il voto in Aula sulla relazione del Ministro della Giustizia, Bonafede.
2) Zingaretti: "Avanti per costituire un esecutivo più ampio". Berlusconi: "O governo di unità nazionale o alle urne".
3) Sia il Pd che il M5s, se non per vier ufficiali ma ufficiose, hanno spinto il premier a riaprire un dialogo con Matteo Renzi, una soluzione che oramai appare inevitabile. Per sterilizzare altre iniziative renziane si punta a ottenere sostegni (ufficiali o non dichiarati) dall'area berlusconiana.
4) Con i soldi del Recovery Fund in bilico, e nel pieno di una campagna vaccinale – anch’essa incerta e che annaspa- Conte non poteva politicamente permettersi di incancrenire la situazione sociale ed economica del Paese.
5) Spera in un terzo incarico da Mattarella?. Mah! a crisi aperta tutto sarà possibile.
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