Con il controllo del Senato a cominciare da oggi 20 gennaio, i democratici avranno ampi spazi per guidare la grande potenza.
Gli osservatori ritengono che dopo gli anni disastrosi di Trump adesso dovrebbe tornare la stabilità e la normalità. Biden ha dichiarato che la sua amministrazione rifletterà la diversità dell’America. E può sembrare un buon punto rispetto allo stretto conservatorismo di Trump.
Ha nominato fra i suoi collaboratori una varietà di razza, etnia, genere e anche di culture. Quasi la metà degli incarichi più importanti saranno occupati da donne fra le quali spiccano la vicepresidente Kamala Harris, Janet Yellen (Tesoro), e Deb Haaland (Interni), La Yellen è anche la prima donna ad occupare il ruolo di segretario del Tesoro.
A differenza di Obama nel 2008 Biden ha fatto poco uso nell’incorporare i suoi avversari alle primarie democratiche. Obama, va ricordato, incluse Hillary Clinton, la sua grande rivale per la nomination nel 2008, come segretario di Stato.
Biden, come si sapeva, è un centrista e la squadra scelta lo riflette, anche se la sua politica non consisterà di un ritorno ai tempi di Obama. I quattro anni di Trump hanno cambiato il Paese e il partito del presidente entrante è anche cambiato.
La squadra è formata da professionisti con notevole esperienza. A differenza di Trump che ricevette da Obama una situazione facile da gestire, Biden dovrà fare fronte alla pandemia nella quale il presidente uscente ha completamente fallito. Dovrà anche cercare di unificare il Paese. Questo spiega perché non si è dimostrato entusiasta né all’invocazione del 25esimo per rimuovere Trump né al secondo impeachment del presidente uscente.
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