I geni del male (5)

Valter Tucci (psicologo, genetista e direttore del laboratorio di genetica ed epigenetica del comportamento dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova).

Cattivi si nasce o si diventa?

Una interpretazione (non unica)
L'uomo non nasce malvagio, 
lo diventa, come diventa malato.

Stando all’autore de I geni del male (Longanesi), il nostro cervello sa mettere in campo sia idee che azioni. Esiste in noi, nel nostro cervello, sia un lato oscuro che alimenta (o può alimentare) impulsi aggressivi come pure comportamenti civili. Una sorta di contrapposizione tra il bene ed il male, come ci veniva insegnato nel catechismo. 

Il cervello umano è comunque programmato (se così si può dire) per rispondere a distinti tipi di istinti ed esso sa distinguerne la differenza. E’ ovvio che esso può essere influenzato da sostanze chimiche (stupefacenti) che ne compromettono l’ordinarietà del vivere civile. Non esistono di fatto cervelli immuni dal male. Lo notiamo seguendo i media e confrontandoci nelle realtà entro cui ci troviamo a vivere.

La soluzione finale verso gli ebrei arrivò a conclusione durante la Shoah dopo una campagna ideologica di emarginazione e persecuzione degli ebrei. Una volta che gruppi sociali vengono emarginati non mancheranno mai strani ragionamenti che consolidano nelle masse visioni più che distorte (nazismo, stalinismo etc.).

Nello stesso tempo è possibile che grandi figure (es. Ghandhi) possano diffondere ideali e fondamenta per una società migliore evitando le discriminazioni ideologiche, razziali e politiche-partitiche.

(Segue)