Il mondo già civile pare stia passando dalle
Democrazie alle autocrazie
Sia in Ucraina che in Polonia nel corso della seconda guerra mondiale l’esercito russo svolse aspre battaglie contro l’esercito tedesco, le cui conseguenze ricaddero ovviamente sulle popolazioni del luogo. Sia in Ucraina che in Polonia i nazisti avevano allestito campi di concentramento e di sterminio per prigionieri di guerra per le popolazioni ebree e pure zingare. Molti prigionieri di guerra italiani, fermati dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943, finirono in quelle aree di confine fra Polonia ed Ucraina, fra cui due contessioti, entrambi di nome Pietro. Di essi, in più pagine del Blog, abbiamo evocato narrazioni e umiliazioni subite.
Vogliamo evocare per alcune pagine del blog LE TRAGEDIE NELLA TRAGEDIA DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE. Lo faremo su più pagine ed evocando vari contesti storici, pigliando come riferimento sia narrazioni personali di nostri concittadini (contessioti) ormai deceduti, che testi di Storia di più case Editrici (Mondadori, Einaudi etc.).
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La seconda guerra mondiale
Le mire espansionistiche di Hitler, che non si discostano in nulla da quelle dell’odierno Putin nel 2023-2025, avevano fatto sentire la loro pressione politica già nel corso del 1938, con l’avvenuta annessione dell’Austria e della Cecoslovacchia alla Germania. Quando però il Furer minacciò l’indipendenza della Polonia, chiedendo anche l’annessione del territorio tedesco del corridoio di Danzica che garantiva a quello Stato l’accesso al mare, incontro’ la ferma opposizione del governo polacco, a cui la Gran Bretagna assicurò il proprio appoggio in caso di invasione. Ma dopo essersi assicurato il tacito assenso sovietico, Hitler attacco’ comunque la Polonia, provocando la reazione di Francia e Gran Bretagna che risposero dichiarando guerra alla Germania.
Il I’ settembre 1939 iniziava così la seconda guerra mondiale, che coinvolse, nel corso di quasi sei anni di scontri, l’intera Europa, Africa settentrionale, gli Stati Uniti e gli Stati del Pacifico, dal Giappone agli arcipelaghi meridionali. Alla fine del conflitto mondiale, si conteranno 55 milioni di morti, di cui la metà di civili: non si trattò infatti solo di una guerra combattuta tra eserciti, ma di un dramma planetario che coinvolse pesantemente l’intera popolazione degli Stati che ne furono protagonisti.
(segue).
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