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giovedì 27 marzo 2025

Il mondo contadino, quello conosciuto prima del terremoto ‘68

La casa del piccolo mezzadro (5)

Ci e’ capitato di imbatterci su documentazioni, in fotocopia, raccolta decenni fa presso biblioteche ed archivi palermitani, relative a testamenti e atti notarili riguardanti l’entroterra siciliano, compreso il mondo contadino di Contessa Entellina.

Come era articolata l’abitazione e quali erano gli arredi di un’abitazione di un piccolo burgisi nella seconda metà dell’Ottocento, che in più casi non si discostava dalle realtà pre-terremoto 68’ ?

 Nella documentazione che siamo riusciti a conservare in fotocopia risultano documentati: 

a) attrezzi da cucina: mortaio di legno e di bronzo, stipu (=piccolo armadio da cucina), tiganu (=padella), grattalora (=grattugia), pignata (=calderone di rame), bucali di rame (=vaso dell’acqua). 

b) arredo per la preparazione del pane: il grano veniva conservato in un cannizzu (=cilindro di canne intrecciate), oppure in giare, e vagliato col crivu. Il ciclo per conseguire la pasta di casa ed il pane fatto in casa passava, a Contessa, presso la macinazione del grano nei mulini ad acqua di Tarucco o Alvano. 

c) la farina veniva impastata nella madia (= una sorta di tavola con sponde alte) oppure nello scannaturi e quindi infornato. Nella seconda metà dell’Ottocento non ci e’ capitato di imbattare in quello che fu il mulino di Bagnitelle, che probabilmente era ancora in esercizio.

d) il pane dopo sfornato veniva  conservato nella coffa (=contenitore, che quando diventava vecchio si usava per dar da mangiare avena ai muli o alle vacche).

Dal momento che la documentazione che avevamo raccolto, decina di anni fa, negli archivi palermitani ci consente di tratteggiare lo stile di vita locale, ed in genere dell’entroterra siciliano nella seconda metà dell’Ottocento e pure successivo, periodicamente torneremo ad evocare il mondo contadino dei bisnonni, e degli antenati, che in più situazioni non si discostava dal quadro umano protrattosi fino al pre-terremoto ‘68, nella Valle del Belice.

(Segue)

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