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"... Gli italiani sono gli eredi di Dante, Macchiavelli, Leonardo, Galilei, Michelangelo, Raffaello, Manzoni, Verdi, Leopardi -e molti altri che ometto? Una galleria di pensatori e artisti che hanno dato luce al mondo ? O i compari di Totò Riina, di Bernardo Provenzano, di Matteo Messina Denaro, vittime e complici di una radicata ed estesa rete criminale di ferocia barbarica, che nelle province più infelici del Mezzogiorno ha avvelenato il suolo e gli animi ?
La risposta possibile è che sono entrambe le cose -una duplicità che ha reso ambigua la loro immagine, come vedremo. Ora amati, a cominciare della lingua che è la quarta lingua straniera più studiata al mondo, ora "calpesti e derisi" come scrisse un altro ventenne di gran cuore e lucida visione: Goffredo Mameli....".
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