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sabato 22 agosto 2020

22 Agosto

22 Agosto  

 Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime di Atti di Violenza basati  sulla fede religiosa.

Scrive l’Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell:  “In tutto il mondo, troppe persone subiscono discriminazioni a causa della loro stessa identità, oppure di ciò in cui credono o in cui non credono. La persecuzione è diretta contro coloro che manifestano la propria religione o il proprio credo mediante il culto e l’istruzione, o che cambiano o abbandonano la propria religione o il proprio credo”.

Josep Borrell Fontelles
E aggiunge: “Con la pandemia di Covid-19 si assiste all’emergere di teorie del complotto, alla ricerca di capri espiatori all’interno di comunità religiose e di credo, con il conseguente moltiplicarsi di appelli pubblici all’odio religioso che costituiscono un incitamento alla discriminazione, all’ostilità o alla violenza. Si tratta spesso di segnali precursori di attacchi violenti e di altre forme di violazioni e abusi dei diritti umani. Al tempo stesso, gli attori religiosi svolgono un ruolo fondamentale nel fornire soccorso e servizi sociali, contribuendo in tal modo alla lotta globale contro la pandemia”.

 La ricerca di Porte Aperte/Open Doors sulla persecuzione globale dei cristiani, la World Watch List pubblicata il 15 gennaio 2020 (una classifica annuale di 50 paesi in cui è più difficile essere cristiani), rivela una cupa realtà: appartenere a un credo religioso può rendere estremamente vulnerabili a discriminazione, violenza e persecuzione.
La Giornata internazionale per le vittime di atti di violenza basati sul credo religioso è stata istituita da una risoluzione dell’Assemblea Generale ONU che afferma: “Gli stati hanno la responsabilità primaria di promuovere e proteggere i diritti umani, compresi i diritti di persone appartenenti a minoranze religiose, tra cui vi è quello di esercitare la loro religione o credo liberamente".

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