1) Oggi, terza domenica di agosto 2020, nella Chiesa cattolica di rito bizantina, si proclama il brano del Vangelo di Matteo 18, 23-35
Non bisognava che anche tu avessi
compassione del tuo compagno
come anch'io ho avuto compassione di te ?
Il fondamento del mio rapporto con l'altro
è l'imitazione del rapporto che l'Altro ha con me.
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2)
Listino di borsa ?
"E' meglio tenere il bilancio delle proprie azioni nei confronti degli altri che del proprio denaro". San Gregorio di Nazianzo prosegue ancora la sua riflessione così: "Tendere al bene per se stesso, indipendentemente dai vantaggi che ci procura ".
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3)
Dal testo
HO TROVATO UNA PAROLA
padre Pietro Gullo
Comunità Trinità della Pace Edizioni
pag. 370
Non tutte le persone hanno una porta.
Sono case murate, finestre con fili spinati, alcove senza occhi.
Senza porta nessuno verrà a visitarti. Non c'è esperienza.
Le Porte raccolte in questo libro, sono Storie, per questo attendono. La storia ha la pretesa di segnare date e "ordinare" ogni cosa secondo criteri prestabiliti. Le Storie, invece, sono come semi, lievito, luce, scompaiono per ricomparire. Sono porte senza porte. Entrate, aperture, interpretazioni, senso; dove si attende, la porta è panorama, apocalisse.
La copertina di queste Storie dell'attesa, porta porte e portali: dalla porta della Cappella Cristo Sigillo dell'Eremo Blu della Pace, al portale che spalanca visioni invidiabili. In questo luogo si approda " e l'angelo ci trasporta in spirito" (Apocalisse 21), poichè, anche se c'è molto da vedere, è da vedere solamente ciò che lo Spirito "mostra". Appunto, le porte, Dodici porte, il ritorno, il compimento, l'entrata unica possibile.
Singolare storia quella delle porte, finchè non fai più caso ad essa e si trasforma in un "punto luce". Tale la vicenda con P. Ivan Fucek, guida e amico. Non la composizione di una storia dentro coordinate ordinate, quanto il travaso di ineffabili ricerche, inedite avventure e certezze conquistate a caro prezzo. L'impianto delle porte non è avvenuto cercando tra i mercati e le fiere adatte e le migliori, ma con l'impasto delle nostre esistenze, da modellare secondo le aperture che lo Spirito ha spalancato: ci ha "mostrato" qualcosa il cui splendore è "simile"... Tutta la vita a rincorrere il "simile" della pietra, dell'acqua sulle quali impiantare kla gemma della porta... "Come una voce che da tempo taceva o il vedersi improvviso in uno specchio d'acqua" (C. Pavese).
Da soli è impossibile. Se l'umanità arrivasse al punto dell'Apocalisse delle porte, comprenderebbe nella verità, che è vero e possibile solamente ciò che speriamo insieme, quello che insieme rendiamo possibile. Altrimenti non c'è attesa.
Dalla possibilità, dallo sperare insieme, si aprono Porte, si attendono compimenti. Attraversare è la storia dell'essere. Non l'avere, il volere sempre di più, quanto il condividere. Le porte non attraversabili sono scheletri, senza gratuità aprono l'inferno.
"Caro Pietro, si tratta di una storia assai lunga e profonda, la quale durante anni abbiamo scritto noi due insieme". Parole e pietre, verbi e ricerche, sacrifici, prove, pazienze ... "Padre, vorrei essere il suo piccolo non abbandonato".
E qui il segreto: continuare a sperare. Porte che attendono! Perchè, "i sassi e le terre, un giorno torneranno alla luce" e la porta che ci sembrava una strettoia, si trasformerà nella Porta degli Apostoli. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte.
Profetico il saluto di P. Fuced visitando per la terza volta L'Eremo Blu: "Che la Santissima Trinità con i suoi Apostoli prenda questo posto". Ci ha aperto l'Apocalisse, l'attesa della "Sposa dell'Angelo". Da ogni parte porte. Ogni qual volta si vuol definire una parte di noi, è una porta che si apre, un'attesa che avanza.
Porta da porte, porta delle porte..."Attraverso il cuore degli uomini come se fossero case" (E. Hillesum). Colui che è Porta (Giovanni 10) mi rivela che solo l'amico l'attraversa, si fa porta.
Così attendo.
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