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domenica 16 agosto 2020

Contessa Entellina e Territorio. Flash su Santa Maria del Bosco (4)

 L'Abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro

ANTONINO G. MARCHESE

Provincia Regionale di Palermo

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1582

  La chiesa, descritta da P. Olimpio da Giuliana ("di fabbrica moderna et è un vaso in volta magnifico e bello..., ... non è ornato ne di pittura ne di scultura alcuna che sia al proposito"), risulta ultimata (Olimpio da Giuliana, 1582, ed. 1995, p. XXVI).

1583-'88

  Si interviene nella zona absidale e del transetto della chiesa, per risolvere la mancata pendenza, realizzando una volta reale, impostata su muri di grande spessore, a sostegno della pavimentazione del transetto e dei relativi muri perimetrali (G. Lanza Tomasi, 1968, p. 22).

1593

  Si intraprende la costruzione del noviziato, su commissione di padre Protasio da Corleone (A. Schirò, 1894, p. 47).

1595

  (30 Gennaio) Vincenzo Ribuffo e Biagio Russo, "fabbricatore", si impegnano a lavorare nel cantiere di S. Maria del Bosco per attività costruttive non meglio specificate  (A.S.P. notaio Tommaso Magliolo/Magliocco, vol. 11475, c. 307 v., in A. G. Marchese, 2002, p. 39).

1596-1600

  Completamento dei lavori di costruzione del noviziato (G. Lanza Tomasi, 1968, p.18).

1600

  (30 Gennaio) Antonio Muttone si impegna con l'abate di S. Maria del Bosco, come capomastro, per la costruzione di una parte del complesso non specificata nel contratto, per un periodo di sei anni (A.S.P., notaio Giovanni Battista / Luigi Comito, vol. 896, c. 196, in G. Mendola, 1999, p. 38).

  mastro Blasio Russo si impegna a lavorare nel cantiere del monastero per sei anni (A.S.P., Giovanni Battista/Luigi Comito, vol. 898, c. 158, in G. Mendola, 1999, p. 38);

  Paolo Busacca si impegna a realizzare, a proprie spese ventiquattro colonne lapidee per il cantiere di S. Maria del Bosco, analoghe alle dodici colonne fornite in precedenza da mastro Dominico Intagliaturi (A.S.P., notaio Tommaso Magliolo/Magliocco, vol. 11478, in A.G. Marchese, 2002, p. 39).

1600-'43

  L'oratorio dell'antica chiesa viene adibito a sagrestia (A. Schirò, 1894, p. 46).

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