In Italia: alle ore 10.25 una bomba esplode alla stazione di Bologna causando 85 morti e 200 feriti.
Secondo il giornale "Il Resto del Carlino" di questi giorni correnti, un milione di dollari in contanti, sarebbero la quota consegnata pochi giorni prima della strage del 2 agosto 1980 ad alcuni dei Nar già condannati in via definitiva per l'attentato alla stazione di Bologna. Soldi che arrivavano dai conti svizzeri di Licio Gelli e che facevano parte di una fetta più ampia di cinque milioni di dollari - o forse anche maggiore - che a più riprese sarebbero transitati da febbraio '79 e fino al periodo successivo alla strage anche agli organizzatori e ai depistatori. È un particolare che emerge dall'inchiesta della Procura generale di Bologna sui mandanti dell'attentato e che poco tempo fa ha visto la richiesta di rinvio a giudizio per per Paolo Bellini, ex di Avanguardia Nazionale, accusato di concorso nella strage del 2 agosto 1980. L'inchiesta si è concentrata soprattutto sulle 'menti' dietro la bomba, individuando in Licio Gelli, Umberto Ortolani, Federico Umberto D'Amato e Mario Tedeschi, tutti già deceduti, come mandanti, finanziatori o organizzatori dell'attentato.
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