L'Abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro
ANTONINO G. MARCHESE
Provincia Regionale di Palermo
Il grande cantiere, tra la fine del XV secolo
e la prima metà del XVII secolo
1492 (1493?)
Domenico Cannavali e Guglielmo Verdello (Urcella) si impegnano con frate Andrea de Arxa a realizzare nuove fabbriche nel complesso di Santa Maria del Bosco (A.S.P., notaio Domenico Di Leo, vol. 1406, in F. Meli, 1958, p. 193 e p. 284).
Portale e porta lignea, 1535 chiostro della Magione già Santa Maria del Bosco di Calatamauro |
1497
Antioco De Cara si impegna a lavorare a servizio del monastero per "fabbricare ...illa edificia seu totam illam fabricam quam ipsum Monasterium facere vilt" (A.S.P., notaio Giacomo Comito, vol. 859, in F. Meli, 1958, p. 273).
Fine XV sec.
Viene commissionato al pittore Pietro de Cordova, dall'abate Placido Castagnedas, un salterio miniato per il monastero di S. Maria del Bosco (A.S.P., notaio Domenico Di Leo, vol. 1413, in F. Meli, 1958, p. 284);
negli stessi anni si realizza per il monastero una terracotta robbiana (G. Mendola, 2001, p. 24; A. G. Marchese, 2001, p. 40).
1520
E' documentata una permanenza di magister fabricator Pietro Oddo a Chiusa, ciò fa immaginare un coinvolgimento dell'artista in una commissione legata agli Olivetani del bosco di Calatamauro (G. Millunzi, 1890, p. 216)
1535
Viene intagliata una delle due porte lignee (quella detta della foresteria), con otto pannelli decorati a rilievo con figure di santi, da inserire nel primo chiostro, (A. Schirò, 1894, p. 52).
1536-40
Si effettuano interventi di restauro e di ammodernamento della prima chiesa, su commissione degli abati Nicolò da Cremona e Matteo d'Aversa (A. Schirò, 1894, p. 46).
1545
(8 Aprile) Francesco Scalone, fabbricatore genovese e cittadino palermitano, si impegna a costruire una volta a crociera dello stesso tipo dei due dammusi realizzati qualche tempo prima (uno in particolare, eseguito da Antonio Scalone), (G. Mendola, Infra).
(segue)
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