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domenica 2 agosto 2020

Ritagli di giornali. Chi era Pier Paolo Pasolini ? (5)

Quel 1968

Cosa fu la contestazione del '68 ?

Nel testo precedente di questa pagina (n. 4) Pier Paolo Pasolini aveva subito tutte le critiche che gli venivano dalla Sinistra di allora, sia politica che sindacale.
Sintetizziamo per quanto possibile la reazione, la replica del regista.

Le critiche che avete sollevato sul mio modo di poetare probabilmente dipende dal fatto che esso non è sufficientemente chiaro. I versi sono riportati su più registri, sono pertanto "sdoppiati", adesso ironici e contemporaneamente autoironici.
C'è in esso (modo di poetare) molta provocazione che non risparmia l'anziano operaio che, dopo una giornata di lavoro, si reca presso la sezione comunista per imparare il russo e per farsi plasmare dall'ormai acciaccato pci.
Quel descivere la vecchia classe operaia e quel pci acciacchiato tuttavia corrisponde alla realtà.
Se è vero che il pci è cambiato, ciò è avvenuto all'interno di alcune elite del Nord; altrove il pci è tale e quale quello degli anni cinquanta. E se la mia critica appare stantia è perchè volutamente voglio essere provocatorio e polemico. Se sono apparso collerico con i giovani è perchè, in verità, il mio disprezzo, il mio attacco è rivolto agli adulti, a quei dirigenti di partito che pur di rifarsi la verginità politica, che non possiedono, hanno in questi tempi adulato i ragazzi che occupano le università.
"Ho passato la vita ad odiare i vecchi borghesi moralisti, e adesso precocemente, devo cominciare ad odiare anche i loro figli, non robot ma ribelli,  detraendo dal loro numero solo quei pochi che avranno il mio disgraziato destino, e forse un destino ancora peggiore,  dato che i loro compagni di vita moltiplicheranno per mille il moralismo dei loro padri",

"Che la mia poesia venga fraintesa non mi importa niente. Fraintesa o no, intanto noi siamo qui a parlare, e in termini non canonici.
Nella mia poesia io dico: voi studenti siete figli di papà, e vi odio come odio i vostri papà. Ma questo perchè lo dico ? Ecco: fino alla mia generazione compresa, i giovani avevano davanti a sé la borghesia come oggetto, come un mondo separato. Potevano guardare la borghesia, cos', oggettivamente, dal di fuori: il modo per guardarla oggettivamente ci era offerto dallo sguardoi posato su di essa da ciò che non era borghese: operai o contadini. Per un giovane di oggi la cosa si pone diversamente; per lui è molto più difficile guardare alla borghesia oggettivamente attraverso lo sguardo di un'altra classe sociale. Perchè? Perchè la borghesia sta trionfando, sta rendendo borghesi gli operai da una parte e i contadini dall'altra. Insomma, attraverso il neo-capitalismo la borghesia sta per diventare la società stessa, sta per coincidere con la storia del mondo".

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Nel 1968 Pasolini aveva ragione e la vecchia sinistra egemonizzata dal pci torto ?
Di lì a pochi decenni (1989) in effetti sarebbe crollato il muro di Berlino. La società liberista si sarebbe trovata senza sistemi antagonisti.

Interlocutori di Pasolini nel dibattito erano: Nello Ajello, giornalista, Vittorio Foa, dirigente Cgil, Claudio Petruccioli, esponente pci.

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