Una comunità
che con poco, con quasi nulla o con quello che può, riesce a fare festa, a
ridere, a divertirsi, è una comunità matura, una comunità creativa, nella
grazia, nella gioia non a fior di pelle, ma della profondità della scelta:
dell'essere per gli altri, dell'essere per gli altri.
In vocazione.
Non solamente le ardenti preghiere, le
programmate liturgie, le profonde intercessioni, ma lasciare che la nostra
creatività fluisca, è anch'essa offerta, dono, preghiera e riparazione. E'
sgorgare dal cuore della sorgente, pronti a chiunque vuol bere dalla fonte.
A queste fonti,
tra le pietre di questa fiducia, si abbevera la nostra comunità. Pietre della
fiducia, acqua della fiducia, poiché senza fiducia non c’è speranza, e Pietro
affonda.
Fiducia e
speranza la vita! Materia della creatività!
La Chiesa è l'immagine della fonte che siamo, qui, in questa solitudine per niente depressiva, in quest'aridità per niente inappetente: tante sedie, posti a sedere e altri fuori. Qualcuno osserva che dovremmo ingrandire la Chiesa! E' meglio che usciamo noi dalla Chiesa, con la semente piccola della Verità.
L'altare è preparato come una barca, la barca della comunità ormeggiata a Pizzillo -qui, il Cristo. L'albero dell'altare è la vela: l'Eremo blu che dal cuore della comunità, veleggia, prende il largo, dovunque comunioni e mani che lo Spirito prepara …
Immaginazione che è fonte di energia, poichè si tratta della vita in dono.
Dovunque: con quei 500 curdi che
sono stati uccisi o con le donne e i bambini sepolti vivi nelle fosse
comuni.... Quanta responsabilità! E noi ? Noi, insieme a papa Francesco e a
tutti gli uomini che operano per la Pace... Solo una voce, la brezza
insignificante della profezia ?
Testimoni del disarmo, della forza della parola, della presenza. Vogliamo esserci, nella forma che ci è concessa, nelle pazienti forme che man mano lo Spirito ci fa scoprire per offrirci ...
PIETRO, NON DUBITARE...
Grati verso coloro che ci accompagnano e credono in noi.
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