È il 1.088° giorno di guerra in Ucraina.
È iniziata venerdì 14 febbraio (ieri) la 61ma Conferenza di Monaco sulla sicurezza. Questo tradizionale evento annuale rappresenta un punto di riferimento per il dibattito sulle principali sfide di politica estera e di sicurezza a livello globale. L'edizione di quest'anno assume un significato particolare, poiché si svolge in un momento di transizione politica dettato non solo dall'insediamento di Trump, ma anche dall'avvio di un nuovo ciclo legislativo europeo a Bruxelles e le imminenti elezioni parlamentari tedesche.
Il Presidente ucraino Zelensky ha chiesto la creazione di un «esercito d'Europa» per difendersi dalla Russia, suggerendo che gli Stati Uniti potrebbero non venire più in aiuto del continente. Lo riferisce la BBC.
Parlando alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Zelensky ha anche affermato che l'Ucraina «non accetterà mai accordi fatti alle nostre spalle senza il nostro coinvolgimento» dopo che il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il Presidente russo Vladimir Putin hanno concordato di avviare colloqui di pace.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di avere rifiutato l’accordo con gli Stati Uniti sulle terre rare, perché il documento proposto “non è ancora pronto a proteggere gli interessi” del suo Paese. “Io sono il presidente e avrò un’influenza sulla qualità di questo documento. Ed è per questo che non ho lasciato che i ministri firmassero l’accordo, perché non è pronto, secondo me. Non è ancora pronto a proteggere i nostri interessi”, ha detto Zelensky parlando con alcuni giornalisti ucraini a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, secondo quanto riportato da Rbc-Ucraina.
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