Ambientalismo (2)
Merito della prospettiva ecologista che da pochi decenni si è affermata nel mondo occidentale e’ di aver messo in discussione l’equazione “tecnica=progresso”. Detto in altri termini: il mondo è una rete di soggetti interdipendenti . Detto, ancora in altri termini, un tunnel o una diga non vanno valutati semplicemente in termini fisici, tecnici e/o economici perché il sistema di interdipendenza fa sì che le conseguenze di quei progetti siano molto più ampi e pure più complessi.
Con l’affermarsi della nuova visione ambientalista non si tratta più di scegliere tra progresso o stagnazione economica, tra sviluppo e povertà. Tutte le visioni innovative devono sicuramente considerare il ritorno economico ma anche l’impatto ambientale, il ruolo dei saperi locali e pure il benessere individuale. Si tratta quindi di una visione olistica che racchiude una prospettiva a 360°, nella quale l'uomo e il mondo vengono visti nell'insieme e non separati. E va dato atto che si tratta di un importante apporto dato dalla cultura ambientale alla contemporaneità.
Proviamo a conoscere
1) Jean Baudrillard ( Reims, 27 luglio 1929 – Parigi, 6 marzo 2007) è stato un sociologo, filosofo, politologo e saggista ... ebbe a scrivere: Costruire una metropoli significa trasformare tutto l’ambiente un deserto.
2) i parchi, XIX secolo. Alla fine del 1800 domina un interesse verso l’ambiente di tipo prevalentemente estetico ed elitario. Il Club Alpino o il Touring si muovono per preservare dal degrado paesaggi, parchi o piante rare.
3) Le associazioni, 1950-1968. Nel dopoguerra in Italia nascono alcune associazioni destinate a far la storia dell’ambientalismo. Tra le prime battaglie di Italia Nostra, LIPU e WWF, quella contro la cementificazione delle coste.
4) I VERDI, anni ‘70-80. Nel 1971 nasce Greenpeace, il primo partito verde e’ fondato in Australia nel 1972. L’anno dopo in Gran Bretagna nasce “People”. Nel 1985 nasce anche in Italia il partito dei Verdi.
5) Il Protocollo di Kioto, 1997. Il protocollo per la riduzione di gas serra è firmato da141 nazioni, ma non dagli Stati Uniti. Un nuovo accordo a Montreal ha avviato la seconda fase del progetto, con un’apertura degli USA.
6) I NO-GLOBAL, 1999. Fin da Seattle il movimento no-global abbraccia temi ambientalisti e di critica alla società dei consumi. Tra gli intellettuali di riferimento, Naomi Klein, Vandana Shiva e Noam Chomsky.
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