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venerdì 21 febbraio 2025

Multiculturalismo

 

Dentro la sigla multiculturalismo
sono raccolte numerose definizioni
e versioni: pluralismo, società
multietnica, società multirazziale. 

Multiculturalismo e minoranze
(soprattutto etniche) costituiscono
le due parti di un tutto, di un
insieme, che condiziona il
dibattito e la comunicazione
sociale.
Una curiosità: l’Impero
Romano era sì multiculturale,
ma nel senso che era
sostanzialmente bi-culturale:
cultura latina da una parte,
quella greca dall’altra e poco
altro disperso ai quattro angoli
dell’Impero
. E non sempre Roma
fu molto disposta ad accettare
la cultura degli altri come
testimoniano le polemiche sul
filoellenismo degli Scipioni o la
mala sorte di Eliogabalo fatto
assassinare dalla guardia
del Pretorio.





Sono giorni i nostri, nel terzo millennio, in cui in più parti del mondo esistono guerre e lotte fra popoli. Citiamo quelle che ad oggi sono di rilevante interesse dei media mondiali: Medio Oriente (ebrei/islamici) e in Europa (Ucraini/Russi). Ci piace riflettere sul:

Multiculturalismo

Il multiculturalismo consiste in una strategia di approccio sociale all’alterita’ che, sia in termini teorici che in termini politici, insedia nello spirito nazionale il rispetto delle differenze culturali. Ne deriva, da un lato, la contraddizione per cui una omogeneità nazionale viene nello stesso tempo presupposta e combattuta. In breve,  il multiculturalismo celebra ed enfatizza  entusiasticamente l’approccio sociale alla pluralità, ma gli manca il realismo cosmopolita.   Esso accetta la distinzione nazionale/internazionale, sicché gli sfuggono le contingenze e le ambivalenze nell’approccio sociale alla differenza, al di là dell’alternativa  tra assimilazione e integrazione.

Qualcuno vorrebbe sostenere che il multiculturalismo equivale all’idea da anime belle  che il gatto, il topo e il cane mangino nella stessa ciotola. In effetti, il multiculturalismo implica, anche se in forma fortemente mitigata, una identità e una rivalità essenzialistiche delle culture.

Evitiamo di affrontare, su questa pagina, il destino che sta toccando all’arbereshe in terra di Sicilia, per non citare la ritualità cattolico-bizantina.


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