StatCounter

martedì 25 febbraio 2025

La Legalità

 Le norme tutelano gli interessi dei consociati. Lo Stato, tutti gli Stati predispongono apparati amministrativi, giurisdizionali, esecutivi per mantenere quella che viene definita “la legalità “. 

 Soffermandoci al quadro italiano non è esagerazione dire che per lunghi decenni post unitari gli italiani hanno amato l’illegalismo: negli anni settanta del novecento si ebbero fasce sociali equidistanti tra Stato e terrorismo; per tantissimi decenni vaste fasce sociali hanno convissuto con la mafia.

 Fino alla rivoluzione francese vigevano regole diseguali: 1) i nobili ed il clero godevano di uno status eminente; 2) i borghesi erano un ceto parassitario; 3) la plebe era massa amorfa.    E’ con l’inizio della codificazione che vengono instaurati modelli uniformi.


La legalità

Così Norberto Bobbio: Non c’è dubbio che una delle esigenze fondamentali dei cittadini è la sicurezza. Sicurezza vuol dire che i delinquenti vengono puniti, che chi viola i doveri trova la sua  giusta sanzione. In una qualsiasi società, e quindi anche in una società democratica la funzione fondamentale del diritto è quella di stabilire le regole dell’uso della forza. Le regole dell’uso  della forza vuol dire: 

1)  chi deve esercitare l’uso della forza (non chiunque) ;

2) come (con un giudizio regolare);

3) quando (non in qualsiasi momento); 

4) quanto (non si può punire un furtarello nello stesso modo in cui viene punito un omicidio).

In uno Stato di diritto una delle grandi funzioni delle leggi è quella di stabilire come deve essere usato il monopolio della forza legittima che lo Stato detiene. In una società dispotica non c’è  nessuna regola; il principe può punire  senza misura e senza limiti. Il suo potere di punire è arbitrario.

 E’ essenziale  che la società democratica sappia punire secondo giustizia per impedire che cresca l’esigenza del farsi giustizia da soli o di affidare la giustizia ad agenzie private, o a qualche “redentore”.

Nessun commento:

Posta un commento