La spartizione del mondo
Gli Stati Uniti, già con George Bush (Milton, 12 giugno 1924 – Houston, 30 novembre 2018), 41º presidente degli Stati Uniti d'America dal 1989 al 1993 e 43º vicepresidente degli Stati Uniti d'America (dal 1981 al 1989 sotto il presidente Ronald Reagan), avevano iniziato una politica di “militarizzazione dello spazio”, volevano per l’America lo spazio in esclusiva per sé.
I giornali dell’epoca riportano titoli del tipo George “The Space Cowboy”. In tutto il mondo, i titoli e le grida accompagnavano il via libera dato dalla Casa Bianca alla trasformazione dello spazio extra atmosferico in una fortezza orbitante.
Adesso, in questi giorni, un’altro presidente degli USA, Trump, punta ad avere il dominio in più direzioni, cielo, terra e mari, compresi alcuni territori ucraini, le così definite terre rare, per -in cambio- sostenere il Paese ucraino da separate e altrettante distinte e pesanti pretese russe e quindi da Putin. Pretese queste che potranno essere temperate, ma non eliminate.
Gli USA dal cielo hanno la capacità di sorvegliarci singolarmente e passo passo e se volessero pure di bloccarci senza preavviso.
Conquistare cielo, mare e terra
ancora (… sopratutto) nel terzo millennio
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La figura vicaria della militarizzazione e della guerra nello spazio si è rivelata essere la guerra cibernetica, che ha rapidamente intrecciato le proprie sorti con quelle dei satelliti in orbita nello spazio. |
Spazio
L’era dello Spazio inizio’ con la muraglia cinese e il vallo di Adriano negli antichi imperi, continuo’ con i fossati, i ponti levatoi e le torri dei Castelli, tipo Calatamauro, e quelle delle città medievali e culminò nelle linee Maginot e Sigfrido degli Stati moderni, per poi concludersi con il patto atlantico e il muro di Berlino al tempo dei blocchi militari sovranazionali. Durante tutta quell’epoca, il territorio è stato la più preziosa delle risorse, il premio più ambito di qualsiasi lotta per il potere, il segno di distinzione tra vincitori e sconfitti. Ma sopratutto, in tutta quell’epoca il territorio è stato la principale garanzia di sicurezza di ciascun Paese: era in termini di ampiezza a profondità del territorio controllato che si misuravano e affrontavano le questioni di sicurezza. L’era dello spazio fu il tempo del “Profondo entroterra”, dei cordons sanitaires. Il potere era territoriale, e altrettanto lo erano la privacy e la libertà dalle interferenze di quel potere.
Dall’attacco terroristico dell’11 Settembre 2001, che causò quasi 3.000 morti, nessuno, per quanto distante, distaccato e dotato di mezzi, può più isolarsi dal mondo.
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