Secondo più giornali, il
Governo di centro-destra italiano sbaglia nel contrapporsi al governo tedesco, per più ragioni:
1) la Germania è il Paese più ostinato nel volere una quota fissa di rientro dal debito, laddove noi, e altri Paesi come noi meno rigoristi, preferiremmo un percorso personalizzato, ad hoc: litigare con Berlino può costarci, e non poco.
2) L’Italia, con i suoi 7 mila chilometri di coste e i suoi 2.800 miliardi di debito pubblico, è risaputo che non potrà mai essere buon “giocatore” nella partita in corso in Europa.
Le migrazioni non sono un’emergenza imprevista, insorta oggi, ma una situazione strutturale sul quale ragionare, iniziando anzitutto a depoliticizzare il dossier.
La realtà, in casa nostra, in Italia, sembra andare purtroppo in tutt’altro senso perché è in corso la competizione fra Meloni e Salvini a chi vuole beneficiare di più “elettoralmente” dalla problematica emigranti.
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