Dal latifondo ai nostri giorni

Le memorie verbali di chi non è più

qui risistemate per il blog

 L'espressione feudo fino a settanta anni fà in Sicilia non significava semplicemente vasta estensione di terreno, più o meno coltivabile. Significava, anche e (dal punto di vista umano) soprattutto, modo di vivere e condizioni ambientali.

 Sul feudo, sino a settanta anni fa, in Sicilia, non esistevano nelle sue campagne, quasi in assoluto, abitazioni o ricoveri in pietra e nemmeno aree alberate, e ancor meno percorsi (viabilità) di penetrazione. Non esistevano fontane o bevai per gli umani, se non ruscelli al servizio del bestiame.

 Sulle campagne del feudo non vivevano esseri umani, nel senso che non vi risiedevano abitualmente. Quello era, non solamente agli occhi di noi gente del terzo millennio ma anche per i viddani degli anni quaranta/cinquanta del Novecento, un mondo remoto, remotissimo come quello del primo cinquecento, quando fu davvero difficile per gli arbereshe riuscire ad accettare l'insediamento in Sicilia al servizio dei baroni.

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 Sulle testimonianze verbali e registrate del nostro amico, che non è più, faremo rivivere -nei modesti limiti del blog- quel mondo che fu.