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domenica 22 ottobre 2023

Ambiente e riflessione (16)

 

Il mondo mussulmano ( limitando lo sguardo al lembo che ai nostri giorni sta pesantemente confrontandosi con la realtà di Israele in Medio Oriente) rispetto al mondo occidentale offre  la sensazione di essere una realtà socio-umana lontana dal modo di vivere e interpretare i nostri giorni. Giorni da terzo millennio per il mondo occidentale. Ovviamente, agli occhi degli arabi-palestinesi, gli ebrei (e in generale gli occidentali) appaiono degli alieni da tenere a bada e possibilmente  lontani dal Medio Oriente.

 Eppure sappiamo bene che il mondo mussulmano in Sicilia ha, in secoli lontani, portato significativi fattori di civiltà e introdotto tecniche e processi produttivi importanti. Il periodo del dominio arabo nell’Isola è dagli storici caratterizzato dalla bonifica e ri-colonizzazione di molte terre abbandonate e recuperate alla produzione, all’arboricoltura e all’orticoltura, che, messe a coltura, caratterizzeranno il nuovo tipo di economia agraria promosso in Sicilia a cominciare dal IX secolo. 

  Il cotone, la canna da zucchero, alberi da frutto, gli agrumi, gli aromi sono tutti stati introdotti dagli arabo-mussulmani in Sicilia, che -allora- da essi fu trasformata in “giardino mediterraneo”. Tutta la loro vastissima opera fondiaria contribuì e fu capace di sviluppare, oltre ad un clima favorevole, nell’Isola una produzione intensiva. Con essi venne meno l’economia latifondista, introdotta dai romani, e l’Isola cambio’ l’immagine in direzione del risveglio abitativo.

 I segni della Sicilia araba stanno nei tantissimi casali da essi diffusamente impiantati e vitalizati. Sono da imputare ad essi i tanti latifondi trasformati in poderi seminativi e cerealicoli. La Sicilia mussulmana, che troviamo ampiamente descritta nei testi di Edrisi, a metà XII secolo, denotava la assoluta prevalenza di terre seminative e messe a coltura.

 I successivi sopravvenuti governanti normanni ricostruirono, di contro, i grandi patrimoni agrari, e con essi edificarono  il feudalesimo di romana memoria che impoverirà ancora, per più secoli, l’Isola e sopratutto le aree interne (=latifondi).

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