Fra le righe della legge di stabilità 2015 esistono pure degli spazi in bianco.
Gli esperti li chiamano "clausole di salvaguardia". Di che si tratta ?
Se per motivo o un altro qualche voce di copertura della manovra da 36 miliardi dovesse venire a mancare perchè, ipotizziamo, la Corte Costituzionale fa saltare il taglio ai bilanci delle regioni (o dei comuni) allora, scattano, senza necessità di nuove leggi altre entrate che vanno ad intaccare le tasche dei cittadini.
Sono in coda al testo della manovra, ma non per questo vanno trascurati quegli articoli titolati «ulteriori misure di copertura» e che recitano: «L'aliquota Iva del 10% è incrementata di ... punti percentuali dal 1° gennaio 2016 e di ulteriori ... punti percentuali dal 1° gennaio 2017». E così per l'aliquota Iva del 22% e le accise sul carburante. I puntini di sospensione attendono solo di essere riempiti qualora ve ne sarà bisogno.
Le «clausole di salvaguardia» servono proprio a «blindare» le coperture della manovra, scattando se qualcuna di queste dovesse saltare.
C'è un ultimo fronte coperto, quello del riordino delle tax expenditures, per ora rinviato. Si tratta della razionalizzazione delle detrazioni e delle deduzioni che oggi rendono meno gravose le tasse.
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