La Sicilia è ferma.
È scontro tra il Governo e l'Assemblea.
Secondo
Confindustria quasi 500 aziende sono fallite in 4 mesi.
La guerra è tra loro ma le vittime sono tra noi.
ROSARIO CROCETTA, presidente della Regione Sicilia
«Sto facendo miracoli ma ho bisogno di sostegno. Mi devono
aiutare, non è colpa mia se i governi precedenti hanno fatto debiti per pagare
i forestali causando disavanzi miliardari che oggi ci costringono a subire una
pesante crisi di liquidità. Io sto scardinando un sistema, lo scontro non è
politico ma riguarda gli affari che si sono fatti in questa Regione per questo chiedo alla politica di sostenermi: la smettano con questo
stillicidio di censure e mozioni di sfiducia, i cuperliani indichino i loro
assessori e si torni a lavorare insieme».
MASSIMO FRANCO, editorialista del Corriere della Sera
Il debito dell’Italia si attesterà per il 2014
al 136,7 per cento rispetto al Prodotto interno lordo; e l’anno prossimo
scenderà solo al 136,4, sostiene il Fondo monetario internazionale. E da
Bruxelles il vicepresidente della Commissione Ue, il finlandese Jirky Katainen,
vicino alla cancelliera tedesca Angela Merkel, pronuncia un’altra ode al rigore
finanziario; con tanto di bacchettata a Francia e Italia per la loro richiesta
di rinviare il pareggio di bilancio e, nel caso di Parigi, per la minaccia di
sfondare il limite del 3 per cento. Bisogna evitare che «i problemi di due o
tre Paesi abbiano impatto su tutta l’eurozona», ha dichiarato.
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