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venerdì 10 ottobre 2014

Alla fine è accaduto: LA PRIMA POTENZA ECONOMICA MONDIALE E' LA CINA

Il sorpasso
Le culture, le nazioni, le economie sono come la vita dell'uomo: nascono, si sviluppano, si confrontano con le altre e poi muoiono, o comunque si appannano.
L'Occidente guida i destini del mondo da parecchio tempo. Sul piano economico fra l'Ottocento ed il Novecento ha raschiato le risorse del mondo prima col colonialismo, poi con l'imperialismo  e la tecnologia avanzata ed ha assicurato tenori di vita alle proprie popolazioni mai godute sul pianeta.

Era scontato che prima o dopo i popoli del mondo avrebbero bloccato la rapina delle proprie risorse, dal petrolio a tutto il resto. Era inevitabile che la crisi socio-economica del vecchio continente non si sarebbe potuto risanare col prezzo del petrolio fra i 20 ed i 30 dollari come era stato negli anni settanta. 
L'Europa o saprà svegliarsi eliminando parassitismi e privilegi ingiustificati e saprà puntare sulla qualità tecnologica del suo vivere o sarà definitivamente sorpassata.

Il Fondo Monetario Internazionale ha ufficialmente dichiarato che col 2014 la prima potenza economica mondiale è la Cina.
Solo sessant'anni fà era un paese arretrato, adesso il suo Pil (Prodotto interno lordo) in termini di potere d'acquisto ha superato quello degli Stati Uniti.
La notizia è stata diffusa dalla stampa economica americana come eclatante. Tale però non lo è da tempo. 
Tutti sappiamo che gli Stati Uniti hanno un debito pubblico enorme e che in gran parte esso è detenuto proprio dalla Cina. Basterebbe che il paese asiatico decidesse -in un mese qualunque- di non rinnovare le quote di prestito agli Usa e il paese capofila dell'Occidente andrebbe in default.

Solo nel 1980 la Cina sul piano economico valeva quanto 1/10 degli Usa, sul piano economico. 
Secondo il FMI a fine anno la Cina avrà un PIL (la ricchezza prodotta in un anno) pari al 16,40% di quello mondiale, seguita dagli Usa col 16,28%.

Certo, vanno fatte le dovute precisazioni.
La Cina sarà pure divenuta la più grossa potenza economica del mondo però quel PIL dovrà servire ad una popolazione cinque volte più numerosa di quella degli Usa. Il Pil pro-capite della Cina resta infatti meno di un quarto di quello degli Usa.

Uno storico dell'economia, Angus Maddison, ha rappresentato con dovizia di dati, che in fondo la Cina era già la più grande potenza economica nel 1870 e che ormai -dopo la seconda guerra mondiale- l'ascesa dei paesi in via di sviluppo ha tolto potere d'acquisto all'intero Occidente.

Adesso che l'Occidente conosce recessione e ripiegamento la Cina, con lungimiranza, ha di contro quintuplicato -durante la crisi cominciata nel 2007- gli investimenti in Occidente. Oggi il più grande acquirente del mondo di oro è la Cina, la sua banca nazionale.

La Cina ovviamente già da tempo si muove da grande potenza e mentre l'Occidente è tutto piegato a seguire ciò che succede nel Mediterraneo orientale, in Medio Oriente, nelle aree del petrolio e non esita a farsi coinvolgere nelle guerre, inimicandosi le popolazioni arabe, essa sostiene con investimenti e aiuti lo sviluppo di quasi l'intera Africa e sostiene ancora con investimenti buona parte dei paesi sud-americani, i cui governi hanno più contatti con Pechino che con Washington.

Il modello di capitalismo innescato su uno stato già comunista finora sta funzionando. 

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