Mons. Francesco Pio Tamburrino, nel
rispetto del can. 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico, ha rassegnato le
dimissioni da Arcivescovo Metropolita di
Foggia-Bovino e al suo posto è immediatamente arrivato Mons. Vincenzo Pelvi, Arcivescovo Ordinario
Militare d’Italia emerito.
Va quindi in pensione il Vescovo Tamburrino. Una figura non aperta, che di sé ha voluto trasmettere più l’immagine del burocrate che del pastore di anime.
Va quindi in pensione il Vescovo Tamburrino. Una figura non aperta, che di sé ha voluto trasmettere più l’immagine del burocrate che del pastore di anime.
Monaco benedettino, abate di
Montevergine, vescovo di Teggiano per pochi mesi è poi stato promosso a
Segretario della Congregazione per il Culto Divino.
Durante l’abbaziato venne pure nominato
Delegato Apostolico del Monastero di rito bizantino di Grottaferrata fino
ad un paio di anni fà..
Doveva far tornare agli antichi
splendori il monastero che ora purtroppo non attraversa i momenti migliori
della sua millenaria storia.
Da segretario del Culto Tamburrino è
transitato a Foggia come arcivescovo. Di solito il Segretario di un dicastero
romano è un candidato alla porpora. Ma ciò non è accaduto per Tamburrino.
Poi nel 2006-7 fino al 2011 è stato
prima nominato visitatore apostolico a Piana degli Albanesi e quindi delegato. La investitura
del benedettino ha condotto ad un nulla di fatto (almeno nessuno risulta che ne
abbia avvertito la incisiva presenza) e la Eparchia rimane ancora oggi in stato di difficoltà
evidente, in mancanza di un proprio Vescovo.
Prescindendo dal ruolo di Mons. Tamburrino molti fedeli si chiedono cosa ci stia dietro la fin troppo prolungata mancata nomina del nuovo Eparca. Ma questo inerzia vaticana non ha nulla a che fare con l'antico visitatore e con l'antico delegato apostolico.
Prescindendo dal ruolo di Mons. Tamburrino molti fedeli si chiedono cosa ci stia dietro la fin troppo prolungata mancata nomina del nuovo Eparca. Ma questo inerzia vaticana non ha nulla a che fare con l'antico visitatore e con l'antico delegato apostolico.
Tornando all'Arcivescovo (oggi emerito) di Foggia un amico si è interrogato se “Fu vera
gloria??” la sua presenza nel mondo di rito bizantino.
No, per quanto attiene -appunto- la sua presenza a Grottaferrata e a Piana degli Albanesi.
No, per quanto attiene -appunto- la sua presenza a Grottaferrata e a Piana degli Albanesi.
Tamburrino su Piana non seppe cogliere nulla
perché riteneva di essere -in partenza- un illuminato e in quanto tale non gli serviva dialogare
con nessuno (tranne, forse, con chi lo illudeva) e soprattutto preferì lasciare
dietro la porta il laicato che contrariamente alla sua visione avrebbe avuto molto da rappresentargli e da richiedergli.
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