ACCUSE E VELENI Susanna Camusso: Renzi messo lì dai poteri forti Pina Picierno: Camusso eletta segretaria Cgil con tessere false |
DARIO DI VICO, sociologo e giornalista del Corriere della Sera
PIERO OSTELLINO, già direttore del Corriere della Sera
Ciò che Matteo Renzi sta facendo nel Partito democratico – l’eliminazione progressiva della vecchia guardia, che pur merita di andare in pensione — rivelando che la tanto sbandierata rottamazione è stata solo la giustificazione demagogica di una operazione personale di potere per liberarsi dei concorrenti e conquistarne la segreteria — e nel Paese, l’irrisione del sindacato sceso in piazza contro il governo delle chiacchiere — irrisione che, con l’aria che tira, è come sparare sulla Croce rossa — non sono un modo di modernizzare la cultura politica della sinistra, né del sindacato. Ma il contrario.
Dell’uso
dei manganelli d’un tempo avremmo fatto volentieri a meno. La vertenza degli
operai dell’Ast per evitare il drastico ridimensionamento dello stabilimento di
Terni si presenta ancor più complessa di altre perché oltre agli orientamenti
liquidatori dei proprietari tedeschi - nei confronti di un impianto considerato
eccellente per gli standard del settore - si paga il prezzo di regole europee
non più al passo con i tempi. In uno scenario di business ormai contrassegnato
dall’ascesa delle potenze siderurgiche asiatiche, l’Antitrust di Bruxelles ha
impedito la vendita dello stabilimento ai finlandesi dell’Outokumpu per evitare
che assumessero una posizione dominante e così la fabbrica umbra è tornata a
far parte del gruppo Thyssen che la considera residuale.
Mentre dunque c’è da affrontare
questa crisi, e forse da aprire una contestazione con la Commissione Ue
appena insediatasi, ieri la tensione tra manifestanti e forze dell’ordine ha
occupato quasi totalmente la scena e abbiamo passato la giornata non più a
discutere di politica industriale bensì di attribuzione di colpe al ministro
competente, al questore o al singolo poliziotto. I metalmeccanici di Genova,
appena informati dell’accaduto, hanno addirittura indetto uno sciopero per
domani. H a senso tutto ciò o forse è necessario un bagno di realtà? È utile
infilare la vertenza Ast nel tritacarne delle polemiche tra Palazzo Chigi e i
sindacati? In un caso altrettanto spinoso, come quello della svedese Electrolux
che inizialmente voleva lasciare l’Italia, governo e organizzazioni sindacali
di categoria hanno lavorato nella stessa direzione e un risultato comunque lo
si è ottenuto.
Ciò che Matteo Renzi sta facendo nel Partito democratico – l’eliminazione progressiva della vecchia guardia, che pur merita di andare in pensione — rivelando che la tanto sbandierata rottamazione è stata solo la giustificazione demagogica di una operazione personale di potere per liberarsi dei concorrenti e conquistarne la segreteria — e nel Paese, l’irrisione del sindacato sceso in piazza contro il governo delle chiacchiere — irrisione che, con l’aria che tira, è come sparare sulla Croce rossa — non sono un modo di modernizzare la cultura politica della sinistra, né del sindacato. Ma il contrario.
Nessun commento:
Posta un commento