Non ne conosciamo le ragioni fondamentali e profonde. Con i governi berlusconiani e quelli del Partito Democratico che si sono alternati negli ultimi vent'anni la "disuguaglianza" economica e sociale in Italia si sta esasperando.
Secondo Credit Suisse in Italia il 10% (lo ripetiamo, il dieci per cento) della popolazione possiede la metà (il cinquanta per cento) della ricchezza nazionale.
Poche persone possiedono la sostanza di ciò che esiste in Italia e, con essa determinano il destino del 90% della popolazione.
Affinando ulteriormente i dati il rapporto precisa che nonostante la crisi italiana il numero dei "super paperoni" dal giugno 2013 al giugno 2014 nel nostro paese sono passati da 29 a 33 e la loro ricchezza (in piena crisi) è passata da 97 a 115 miliardi di dollari (+ 18,6%, equivalente al 5,7% del pil italiano).
Chissà se a Matteo Renzi è mai venuto in mente di far pagare i sacrifici della crisi a costoro !
Noi pensiamo di no.
Al livello mondiale la situazione è ancora più esasperata: lo 0,70% della popolazione possiede il 44% della ricchezza mondiale, della ricchezza disponibile sul globo.
Il rapporto della Banca svizzera sviluppa l'analisi e asserisce che l'8,6% della popolazione del globo (questa piccola minoranza) possiede, controlla e imprime le spinte sui 4/5 (quattro quinti), ossia sull'80% della ricchezza del mondo.
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La riflessione è inevitabile
Le guerre, le epidemie diffuse, la fame, l'ignoranza ... a chi dobbiamo farle risalire ?
Come mai i governi socialisti, di sinistra, che governano in buona parte del mondo non riescono a scalfire questi dati ?
E perchè quando ci provano (ci riferiamo alla sinistra democratica, ovviamente e non ai regimi comunisti) fanno la fine del governo cileno (Allende) ?
Quale è la forza con cui una minoranza tiene in pugno il destino del mondo ?
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