Nuovo viaggio apostolico del Pontefice che dal 28 al 30
novembre si recherà in Turchia.
Santa Sofia Nella foto quella che fu la più grande Chiesa della Cristianità fino a quando sopravvisse l'Impero Romano d'Oriente (1453). Fu quindi usata fino al 1935 come Moschea ed oggi è Museo. |
Il viaggio si preannuncia carico di significati perché oltre
agli incontri istituzionali con le autorità dello Stato e a quelli ecumenici
che avverranno al Fanar, la sede del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli,
il Papa visiterà la Moschea Blu di Istanbul e quella che fu la Basilica
di Santa Sofia, ex cattedrale di Costantinopoli e trasformata dal crollo
dell'Impero Romano d'Oriente (1453) al 1935 in Moschea e oggi adibita a museo,
ma che il Patriarcato vorrebbe riavere e adibire al culto cristiano.
Il Papa è stato invitato in Turchia dal
presidente turco Tayyip Erdogan, dal patriarca ecumenico Bartolomeo I e dal
presidente della Conferenza episcopale.
Venerdì 28 ad Ankara visterà il mausoleo di Ataturk, il padre
della moderna nazione turca, subentrata all'Impero Ottomano.
Sabato Bergoglio si sposterà a
Istanbul-Costantinopoli per visitare il museo di Santa Sofia e la Moschea Blu
Sultan Ahmet.
Nell'ex capitale dell'Impero Romano d'Oriente sono previsti
gli incontri più importanti dal punto di vista del dialogo ecumenico. Celebrerà
la messa nella Cattedrale cattolica dello Spirito Santo e parteciperà alla
preghiera ecumenica nella Chiesa patriarcale di San Giorgio. A seguire
l'incontro privato con il patriarca ortodosso Bartolomeo I, ospite a giugno in
Vaticano per la preghiera per la pace in Terra Santa con il presidente palestinese Abu Mazen e l'omologo
israeliano Shimon Peres.
Domenica invece è prevista una messa in privato
nella Delegazione apostolica e la Divina Liturgia -in rito bizantino- nella
Chiesa patriarcale di San Giorgio. Il programma proseguirà con la Benedizione
ecumenica e la firma della Dichiarazione congiunta.
Tre in tutto i discorsi che terrà il Papa.
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