ROBERTO MARONI, governatore
della Lombardia
«Bisogna fare i tagli selettivi, perché quelli
lineari penalizzano le Regioni virtuose come Veneto e Lombardia. La Lombardia
ha dieci milioni di abitanti e tremila dipendenti. La Sicilia ha la metà degli
abitanti e 20 mila dipendenti. Queste sono le cose su cui intervenire».
LUIGI VIVENTI, assessore delle Marche
«Se noi siamo la Regione italiana con meno dirigenti (53 contro i quasi
duemila della Sicilia), perché la mannaia - dice l' assessore - deve colpirci
allo stesso modo? Se in Sicilia un commesso guadagna 117 mila euro e nelle
Marche poco più di 20 mila, perché i dipendenti dovrebbero essere penalizzati
allo stesso modo?».
LUCA ZAIA, governatore della regione Veneto
«Da noi le siringhe costano quattro centesimi, ci sono Regioni che le
comprano a 26»,
SERGIO RIZZO, giornalista del Corriere della Sera
La Corte dei conti ha appurato che le società partecipate della sola Regione Siciliana occupano
7.300 persone, con una spesa di un miliardo e 89 milioni nel quadriennio
2009-2012 per le buste paga.
Nello stesso periodo la Regione aveva versato nelle loro casse un miliardo e 91 milioni, cifra che secondo i giudici contabili comprende anche «il ricorso reiterato e improprio a interventi di mero soccorso finanziario a società prive di valide prospettive di risanamento».
Nello stesso periodo la Regione aveva versato nelle loro casse un miliardo e 91 milioni, cifra che secondo i giudici contabili comprende anche «il ricorso reiterato e improprio a interventi di mero soccorso finanziario a società prive di valide prospettive di risanamento».
I giornalisti anche siciliani ci dipingono in questi termini:
CARLO ALBERTO
TREGUA, direttore del QdS
L' Assemblea regionale siciliana, massima e nobile
Istituzione, dovrebbe dare l' esempio di parsimonia e di efficienza. C' è
qualcuno che possa testimoniare in tal senso? Semmai i testimoni sono di parte
avversa. Fra essi, i quotidiani che scrivono la verità e i giornalisti con la
schiena dritta.
L' Assemblea costa ai siciliani 155 milioni contro i circa 60 dell' omonima Istituzione lombarda. Uno stenografo percepisce 204 mila euro l' anno lordi. Tutti i dipendenti hanno percepito un premio non si sa bene per quale attività, indistintamente dal merito. Il Consiglio di presidenza consente queste vergogne e questi arbìtri, anziché tagliare col machete tutte le spese inutili.
L' Assemblea costa ai siciliani 155 milioni contro i circa 60 dell' omonima Istituzione lombarda. Uno stenografo percepisce 204 mila euro l' anno lordi. Tutti i dipendenti hanno percepito un premio non si sa bene per quale attività, indistintamente dal merito. Il Consiglio di presidenza consente queste vergogne e questi arbìtri, anziché tagliare col machete tutte le spese inutili.
ANTONIO FRASCHILLA,
giornalista de La Repubblica
La Sicilia non ha mai recepito la norma che obbliga a ricorrere ai
prezzi Consip e ai "costi standard" per l' acquisto di beni e servizi.
Ogni anno l' amministrazione, comprese le aziende sanitarie, spende due miliardi di euro in questo settore, 500 milioni dei quali con «procedure negoziate senza previa pubblicazione». L' ex commissario Bondi stimava in una cifra intorno al 30 per cento il risparmio derivante dall' applicazione dei costi standard. In Sicilia ridurre la cifra per acquisto di beni e servizi anche solo del 5 per cento porterebbe a un risparmio di quasi 100 milioni all' anno. In cinque anni, mezzo miliardo.
Ogni anno l' amministrazione, comprese le aziende sanitarie, spende due miliardi di euro in questo settore, 500 milioni dei quali con «procedure negoziate senza previa pubblicazione». L' ex commissario Bondi stimava in una cifra intorno al 30 per cento il risparmio derivante dall' applicazione dei costi standard. In Sicilia ridurre la cifra per acquisto di beni e servizi anche solo del 5 per cento porterebbe a un risparmio di quasi 100 milioni all' anno. In cinque anni, mezzo miliardo.
Per il funzionamento della sola macchina di Palazzo d' Orleans, senza contare la
sanità: oggi per ogni dipendente la Regione spende 5.600 euro in pulizie,
energia, manutenzioni, telefonia, servizi informatici e materiali di consumo.
Applicando i costi standard si potrebbe scendere a un costo per dipendente di 4
mila euro. Risparmio stimato, 135 milioni in cinque anni.
Con 816 auto blu, inoltre, la Sicilia si piazza in testa alla classifica
stilata mensilmente dal ministero della Funzione pubblica, davanti a Campania
(545) e Lombardia (498). Palazzo d' Orleans continua
a mantenere una ventina di controllate, spesso doppioni oppure inutili. Società
dove i direttori, come a Sicilia e-Ricerca, hanno stipendi maggiori di quelli
dei colleghi dei dipartimentiregionali.
Mai recepita nell'Isola del tesoro la norma nazionale sui tagli al
numero di consiglieri comunali e sui gettoni. A Palermo ci sono i consiglieri
comunali più pagati d' Italia: il gettone di presenza per gli inquilini di Sala delle
Lapidi è di 156 euro lordi, per un' indennità che può arrivare a 3.029 euro al mese.
Quella dei colleghi milanesi si fer- ma a 749 euro, per un massimo mensile di 2.280 euro. Palermo ha 50 consi
glieri, due in più di città più grandi come Napoli o Milano. Nei piccoli comuni sotto i tremila abitanti si mantengono dodici consiglieri quando nel resto d' Italia se ne hanno al massimo sei. In Sicilia, se si applicassero i tagli nazionali, salterebbero 1.670 poltrone, per un ri
sparmio di 10 milioni di euro l' anno, 50 in un quinquennio.
Quella dei colleghi milanesi si fer- ma a 749 euro, per un massimo mensile di 2.280 euro. Palermo ha 50 consi
glieri, due in più di città più grandi come Napoli o Milano. Nei piccoli comuni sotto i tremila abitanti si mantengono dodici consiglieri quando nel resto d' Italia se ne hanno al massimo sei. In Sicilia, se si applicassero i tagli nazionali, salterebbero 1.670 poltrone, per un ri
sparmio di 10 milioni di euro l' anno, 50 in un quinquennio.
La Replica
ROSARIO
CROCETTA, governatore della regione Sicilia
«Prima di parlare dei privilegi della Sicilia bisogna conoscere l'
enorme pregiudizio che subiamo dalla mancata attuazione degli articoli 36, 37 e
38 dello Statuto. Noi continuiamo a pagare due volte i danni prodotte da
imprese del Nord che non versano le tasse alla nostra Regione pur tenendo nell'Isola i loro stabilimenti pattumiera».
«Ora basta, non voglio sentir più parlare di forestali. Se li prenda lo
Stato, se vuole, e si prenda anche le soprintendenze, che solo nell' Isola
dipendono dalla Regione. Invece siamo pronti ad assumere la competenza
esclusiva sulla Sanità. Sì, proprio così. Per ora paghiamo la quota di
compartecipazione alla spesa sanitaria più alta d'Italia ma poi non siamo
liberi di tagliare o spendere come vogliamo. E i nostri fondi finiscono
puntualmente nelle tasche delle lobby dei farmaci o delle forniture, facenti
capo ad aziende del Nord...».
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