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venerdì 27 settembre 2024

Come funzionava il sistema feudale nel Cinquecento (4)

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Il Castello di Giuliana

Chi ha condotto ricerche storiche sul periodo del Cinquecento, sull’alba della modernità siciliana e poi andando avanti fino ad arrivare al periodo del post rivoluzione francese, da cui per convenzione si fa iniziare la Contemporaneità, imbatta per quanto riguarda la vicenda di insediamento, crescita e stabilizzazione  degli arbereshe nei domini dei Cardona, in alcuni riferimenti e termini di natura finanziari, cronologici, e sociali specifici del tempo e dei tempi.

 Su questi aspetti intendiamo su queste pagine intrattenerci, chiarendo anzitutto che il profilo che contiamo di seguire è quello di approfondire l’assetto ed il funzionamento della “Baronia”  cinquecentesca e dei secoli successivi in generale e, ovviamente con particolare riferimento a quella dei Cardona-Gioeni-Colonna di Calatamauro, (che diventerà Baronia di Contessa) fino -appunto- ai primi decenni dell’Ottocento. Ad essere scandagliato sarà sopratutto l’aspetto economico, ossia il processo tendenziale di indebolimento, per non dire di decadenza del baronaggio che riscontreremo al massimo grado con i Colonna, e non solo con loro ma con tutto il tradizionale ceto dirigente e di potere siciliano.

 In un certo senso lo spaccato e la tematica  della Baronia di Contessa rispecchia -nelle grandi linee - la tematica della storia economica siciliana. Quanto riguarderà la Baronia di nostro interesse sarà infatti riflesso della crisi della società siciliana dell’epoca. Crisi da intendere sotto il profilo economico della produzione, della redditività della terra, dell’esportazione del grano e pure politico;  immediatamente dopo si avrà infatti il subentrare degli strati borghesi ai casati nobiliari.

(Segue)


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