La mitezza
Nino Fasullo |
La mitezza è la qualità degli uomini liberi e generosi. Una qualità dell’intelligenza. E’ impossibile trovare la mitezza in una persona, in una teoria, in una politica stupide. Là si può trovare nei ricercatori insonni della verità, rispettosi dell’interlocutore e della sua diversità; sempre pronti a discutere e a mettersi in questione; capaci di esporre persuasivamente ragioni argomentate, di dialogare liberamente. La mitezza, in questo senso, rifugge dal dogmatismo dottrinale e politico. Il dubbio intelligente e’ il compagno, non angoscioso ne’ angosciante, dei miti.
Sulla bocca dei miti non si trovano slogan, ne’ parole vuote o frasi ad effetto. Perciò la mitezza non è un sentimento, ne’ parole vuote ne’ questione di temperamento. Più che una qualità innata e’ una conquista personale, morale e politica. La mitezza è la forza della ragione adulta, pacata e costruttiva; crea fiducia e edifica con tenace pazienza la città sul fondamento della giustizia e della pace. Per avere una cultura mite nella città e’ necessario uscire dalle ideologie. In compagnia delle quali non si può mai essere miti. Le ideologie sono tutte dogmatiche, chiuse, inflessibili. Sconoscono per definizione la mitezza. Sono sempre adirate. Le coltivano gli uomini di scarso senso critico. Servono solo per dominare.
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Testo estrapolato dalla Rivista Segno n. 170/1995, curata da
Nino Fasullo
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