autonomia differenziata
Attualmente le Regioni trasferiscono allo Stato gran
parte delle risorse generate sul proprio territorio
e lo Stato le spende per politiche uguali su tutto
il Paese consentendo una redistribuzione dalle
Regioni più ricche a quelle meno ricche.
Il 19 giugno il centrodestra ha approvato in via definitiva l’Autonomia differenziata: le Regioni a statuto ordinario possono chiedere al governo competenze su 23 materie. Il 5 luglio la Cgil e i partiti d’opposizione (tranne Azione) hanno presentato in Cassazione il quesito per il referendum abrogativo. Intanto Puglia, Sardegna, Toscana e Campania hanno fatto ricorso alla Consulta contro la riforma.
L’autonomia differenziata, fortemente sostenuto dal presidente leghista del Veneto Luca Zaia, è stato definito da alcuni organi di stampa come “la secessione dei ricchi”, perché potrebbe assicurare molti più finanziamenti alle regioni del Nord, che già dispongono di maggiori risorse rispetto a quelle del Sud.
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