Uliveti
Il primo Stato che punto’ ad incrementare gli impianti di uliveti per fini alimentari -ed eravamo già nell’Ottocento- fu lo Stato Pontificio.
Curiosando e studiando l’interesse dei vari Stati circa l’espansione degli uliveti in agricoltura si scopre che l’olio, dopo essere stato finalmente riconosciuto per le bontà alimentari rispetto ad altri prodotti concorrenti, nel XX secolo si trova a doversi confrontare con la concorrenza degli oli di semi (e siamo al 1910).
Ai nostri giorni il nostro Paese si è accorto di essere fortemente deficitario nella produzione dell’olio d’olivo rispetto alla “domanda”, ossia rispetto al fabbisogno nazionale. Da qui sono stati varati incentivi e politiche di sostegno per incrementarne la produzione.
Nel contesto tracciato e sintetizzato al massimo per uso del blog su questa pagina sono emerse le tante e varie bontà, peculiari, della produzione di olive nazionale.
Nostro proposito resta quello di volerci molto addentrare nella problematica olearia in tutti i suoi aspetti agrari, commerciali e di consumo, senza escludere successivi pari interesse per la viticoltura ed altri comparti agrari, compresa la cerealicoltura, che caratterizzano particolarmente il territorio di Contessa Entellina.
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