E’ esistito un marchese di Antella.
Antella, piuttosto che Entella l’abbiamo letto -in tempi andati- su alcuni testi archivistici di Palermo, era stata una antica città di cui ne hanno parlato Strabone, Diodoro Siculo, Plinio e Cicerone. Si sosteneva pure, che ne ha parlato Virgilio nel 5’ libro dell’Eneide. In quel carteggio, che verosimilmente risaliva al Seicento si riportava ancora che Antella era stata -ancora- una città ai tempi del Conte Ruggero e dei suoi discendenti.
Con questa iniziale pagina che temporalmente spazia su più secoli ed altre pagine che abbiamo in anni lontani copiato al meglio su più quaderni e dove -a noi- sembrano sussistere apparenti sconnessioni, sebbene accompagnate da attestazioni notarili del tempo, vorremmo provare a ricostruire come sul territorio di Contessa E. si sia sviluppato e articolato il regime feudale degli arbereshe, che verosimilmente non ebbero solo a che fare con i Cardona o i Gioeni, ma anche con altri feudatari del tempo.
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