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venerdì 20 settembre 2024

Verso la società dei consumi

L’avvento dello Stato sociale,
l’urbanizzazione, e la standardizzazione
della produzione, ma anche la
straordinaria forza del modello
americano, furono i fattori che
riuscirono a favorire
l’avvento dell’età di un 
maggiore benessere diffuso
un poco su tutte le fasce
sociali, se non purtroppo
uniformemente.
Chi è nato a ridosso degli anni cinquanta del Novecento ha potuto assistere all’intero processo introduttivo, nelle case degli italiani (e … nelle case del meridione della penisola e isole, con qualche decennio di ritardo), della tecnologia digitale. Ha potuto assistere alla rivoluzione delle abitudini e dei consumi delle famiglie e -via via- dello stile di vita delle famiglie. E, chi e’ nato nelle zone interne dell’Isola, ha potuto memorizzare il graduale svuotamento delle abitazioni in conseguenza dell’inarrestabile flusso migratorio. 

 Su questa pagina non ci proponiamo di affrontare gli aspetti sociali-economici che hanno dato avvio alla “rivoluzione tecnologica”. Avremo tempo per affrontarli, ci auguriamo. Ci piace invece affrontare quella che alcuni hanno definito la “rivoluzione dei consumi e delle abitudini connesse alla tecnologia”.  Dagli anni cinquanta in poi si è potuto assistere 

=== all’avanzata inesorabile del mondo dei computer, fino al loro affermarsi all’inizio del terzo millennio di dominio universale,

===all’affermarsi delle telecomunicazioni, della musica, della televisione, della fotografia e della cinematografia a disposizione di tutti,

=== all’affermarsi della posta elettronica e della prima generazione di Internet, e dei relativi apparati (Pc, stampanti) e alla conseguente graduale scomparsa delle vecchie macchine da scrivere (le Olivetti) che in tanti ormai conservano a modo di soprammobile.

===allo spuntare dei registratori digitali, ormai soppiantati da HI-FI, e ancora i giradischi fino ad arrivare ai CD e DVD che hanno soppiantato le audio e le videocassette a nastro magnetico.

===SMS ed e-mail hanno drasticamente ridotto l’uso di lettere, telegrammi e pure dei biglietti di auguri

  Con questa pagina introduttiva vogliamo proporci di descrivere -gradualmente nel tempo- la “rivoluzione” nel vivere a cui abbiamo, senza accorgersene e senza avere probabilmente mai riflettuto sull’attraversata, tutti coloro che sono nati nella seconda metà del Novecento.

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