Leggere sul marmo
Capita di dover visitare il cimitero locale, di Contessa Entellina, con maggior frequenza di una volta l'anno, come generalmente facciamo o abbiamo fatto in tanti aspettando la ricorrenza di calendario, quella fissata per i primi giorni del mese di Novembre.
Fare visita quando in cimitero si è in pochi, o da soli, in un giorno qualunque della settimana, è più facile trovarsi indotti a riflettere e rievocare le tante, tantissime persone di cui si leggono i nomi incisi nel marmo. E quando si è già superata l’età del pensionamento e’ facile scoprire di aver conosciuto in vita la gran parte delle persone che portavano quel nome e cognome inciso sul marmo.
Quei tanti nomi incisi sono, ciascuno, un frammento di memoria che viene trasmesso, o vorrebbe essere trasmesso, all'eternità della pietra e vuole proporsi di consegnare una vita vissuta (e conclusa) con merito e dignità, nella stragrande maggioranza dei casi.
Il problema sorge quando la testimonianza "eterna" di quel nome, di qualsiasi nome, rischia di diventare illeggibile, corrosa dagli agenti atmosferici e dall'incuria degli uomini. In questi casi quello di restituire alla memoria storica delle comunità una figura, e talvolta un personaggio, serve, dovrebbe servire, a riportare l'attenzione e a rievocare non solo figure ma anche -contestualmente- periodi storici dell’intera comunità locale.
A noi, alla comunità locale, compete sempre di tenere viva la memoria di chi non c’è più e contemporaneamente di attraversare ulteriormente e onorare la vita con la massima positività.
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