Il governo bizantino in Sicilia
Interlocutori dello Stato (l'Impero) in quel periodo furono, in rappresentanza della società siciliana, le famiglie delle grandi proprietà, sia laiche che ecclesiastiche (i vescovi). La fiscalità dello Stato apparve allora piuttosto efficiente, in relazione ai tempi, al punto che l'amministrazione pubblica si attrezzò di mappe catastali del territorio, di concetti reddituali per il fisco e strutture annonarie locali. Quest'ultima funzione (annona locale) fu affidata alla vigilanza dei grandi proprietari e dei vescovi locali, quale forma di privilegio giuridico e politico rispetto all'Impero.
A conferma dell'intenzione imperiale di tenere buoni sia i grandi proprietari che i vescovi locali, a costoro fu concesso di scegliere loro, in loco, -tra i loro pari- lo iudex provinciae. Fino ad allora, con i goti compresi, le autorità giudiziarie erano sempre state competenza delle famiglie della nobiltà romana. La scelta di Giustiniano di tagliare il legame con l'aristocrazia dell'Urbe è considerato, dagli storici, come uno dei motivi che nel tempo condurrà all'allontanamento fra Roma e Costantinopoli.
Per meglio intendere la portata, il significato e le conseguenze politiche della strategia di Giustiniano bisogna tenere presente che ancora fino al Settecento molti governatori e primores dell'Isola sono stati frequentemente scelti fra i membri della nobiltà senatoria romana (citiamo un cognome per tutti: i Colonna, ma non solamente loro). Giustiniano fu, quindi, in qualche maniera alle origini dei nascenti malumori fra Roma e Costantinopoli, nominando nei ranghi di alta amministrazione e di giustizia in Sicilia persone non legate alla nobiltà romana.
Non sono pochi gli storici che fanno cominciare da qui, dalla Sicilia, la diffidenza fra le due città che sono state, entrambi, capitali dell'Impero Romano ed entrambi sedi delle autorità religiosa cristiana. Sopratutto quando il governo civile bizantino cede il passo alla trasformazione in governo militare dell'Isola (Thema bizantino) la diffidenza e lontananza della Sicilia rispetto al destino che toccherà al resto della penisola (estraneazione ed isolamento, o, spirito autonomistico) diventeranno sempre più marcati.
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Ci stiamo dilungando nel tracciare le modalità di presenza bizantina nell'Isola perchè ci consentiranno di capire molti frangenti della successiva storia siciliana (autonomismo, insularità popolare, anticlericalismo verso il papato etc.).
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