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domenica 18 luglio 2021

Alle radici del Cristianesimo


Nelle chiese di tradizione cattolico-bizantina in questa domenica di luglio viene proclamato il brano del Vangelo di Matteo 5,14-19.

Nel contesto delle beatitudini, tutti coloro che nella nostra società sono considerati “infelici” diventano “beati”. Nella nostra società occidentale è beato il ricco, il potente,, l’onorato, qui chi più ha più conta. Nell’ottica delle beatitudini tutto è capovolto.

Chi conosce il senso del Vangelo diventa -praticamente- luce del mondo, principio della creazione. E chi è illuminato, a sua volta, fa luce agli altri.

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14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.

17 Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. 18 In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. 19 Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.

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