Le elezioni regionali in Sicilia stanno mobilitando i politicanti che nulla hanno saputo concretizzare finora e che però intendono tornare a Palazzo dei Normanni. Si stanno mobilitando persino i politici di quinta fila che ritengono di essere magari più bravi degli attuali inquilini di Sala d'Ercole.
Coloro che finora nulla hanno compiuto per la Sicilia nel quinquennio corrente non intendono di certo cedere il posto ai politici di quinta fila che finora hanno semplicemente imparato il linguaggio ingannatore da usare con la gente credulona.
Tornando alla sanatoria: è stata approvata in questi giorni dall'Ars e riguarda l'estensione della sanatoria del 2003 anche agli immobili che si trovano nelle aree a vincolo di inedificabilità relativa.
Vengono legalizzati, stando alle carte attuali, 4000 abusi; ma adesso che si sa che da Palazzo dei Normanni arriva il "segnale" i 4mila abusi diventeranno 10mila ... 15mila, chi può dirlo? Noi siamo in Sicilia! Magari da subito, chi finora non ci aveva pensato, parte di scatto e si costruisce quell'edificio proprio lì dove finora non aveva osato: tanto si avvicinano le elezioni e nessuno oserà aditare nulla: siamo amici tutti! Poi, alle prossime elezioni ... arriverà una iniziativa che ... comunque ... insomma. Siamo in Sicilia!
Gianfranco Zanna, esponente di Legambiente dice: «Che tristezza vedere ancora una parte dei deputati regionali, anche alcuni folgorati squallidamente sulla via delle sanatorie, cercare di farsi la campagna elettorale con questi metodi, cercando di continuare a sfregiare il paesaggio. Purtroppo questi vergognosi metodi hanno l’effetto di spingere a nuovi abusi edilizi. L’Ars andrà incontro ad un’altra pessima figura nazionale: l’articolo approvato sarà impugnato, atto che chiederemo immediatamente».
L'assessore di centrodestra Cordaro invece dice: «Questa norma ripristina la certezza del diritto assente in Sicilia da oltre 20 anni. Sanatoria è quando l’approvazione di una norma determina l’automatica regolarizzazione, nel caso dell’articolo 20 si tratta di vincoli relativi, e quindi il cittadino per poter sanare la sua situazione deve chiedere e ottenere il parere favorevole degli enti preposti al controllo ».
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