Non so quanti concittadini (Contessa Entellina) hanno seguito i lavori del Consiglio Comunale recentemente svoltisi nel solito Palazzo. È probabile che non siano stati molti.
È apparso più che evidente a chi finora è stato distratto dalle vicende locali per più ragioni, compresi le limitazioni da covid, che accanto a vicende che hanno -come dire- contrapposizioni e ragioni politico-amministrative sussistano pure contrapposizioni che non hanno, non dovrebbero avere, motivo di esistere.
Sappiamo tutti che da anni esiste una associazione che con impegno prova a far arrivare sino a qui, sul nostro territorio, gente e visitatori, da più parti dell'isola, e persino dall'estero. Eppure si è capito nel corso dei lavori consiliari che quell'Associazione non viene sufficientemente aiutata -rispetto ad altri operatori- che comunque provano -tutti- a dare immagine e attrazione nei confronti dell'esterno a Contessa E. . Sostanzialmente non ci sarebbe ragione che fra gli operatori -peraltro con ruoli e spazi diversi- sussistano motivi di competizione.
I consiglieri di minoranza hanno evidenziato che rispetto ad altri operatori culturali e professionali la "Vivere Slow" non gode dello stesso gradimento. A noi -se così fosse- pare che si commetterebbe un errore politico. Sarebbe tuttavia interessante conoscere la fondatezza dei rilievi mossi e servirebbero i necessari chiarimenti dall'Amministrazione che in sede consiliare non sono arrivati perché il regolamento consiliare non prevede -in quella specifica circostanza del dibattito- la replica ai rilievi mossi.
Sicuramente non mancheranno occasioni agli amministratori di chiarire all'opinione pubblica le ragioni sulle presunte disparità.
===
Perché abbiamo posato la nostra attenzione sul comparto degli operatori locali che in più modi tendono (tutti) ad attrarre visitatori nel nostro mondo locale?
Perché da tempo non esistono più le piccole realtà chiuse di decenni fa e tutti i centri agricoli dei tempi andati si sono aperti al mondo esterno. Il successo e la bontà dell'apertura esige la cooperazione sia degli operatori che dei poteri pubblici locali.
Noi riteniamo che il nostro territorio sia fra le zone meno conosciute e tuttavie tra le più belle e storicamente interessanti della Valle del Belice, dove tra i resti archeologici di Entella e le antiche masserie baronali ed ecclesiastiche del periodo feudale, ci sono molti angoli culturali, e se si vuole addirittura di paradiso da scoprire.
Lo stesso fiume Belice (che presso di noi si allarga in una diga artificiale) è motivo di interessanti narrazioni e spunti cultural-storici di grande importanza.
Nella nostra area territoriale c'è un pezzo di Sicilia "nascosta" che in secoli lontani e pure meno lontani ha avuto ruoli di grande rilievo, in termini di insediamenti umani, di commerci e pure di cultura.
Non parliamo poi dell'isola etnico-arbereshe e cultural-religiosa bizantina che qui insiste.
Per valorizzare tutte queste sfaccettature culturali, riteniamo noi che ci sia posto e spazio per tutti. Non c'è motivo che ci si divida fra tutti coloro che possiedono buona volontà ed amano il territorio. Non ha senso dividersi sulla cultura, la storia e sulla bellezza e sui prodotti localmente lavorati.
Per quanto ci è dato sapere in tutta la Valle del Belice, in tutte le località esiste stretto collegamento e collaborazione fra gli operatori tra di loro e fra questi e le amministrazioni pubbliche.
La Sicilia nascosta sta qui, e attende di essere scoperta. Per scoprirla serve l'aiuto e persino la cooperazione di tutti. Proprio di tutti.
Questo è il punto di vista del Blog: per quanto gli è dato di conoscere e di capire, al nostro territorio servono ancora molti altri operatori e tutti, nei limiti che si possono e si devono mantenere, dovranno essere coadiuvati in condizioni di parità da chi gestisce la cosa pubblica.
Nessun commento:
Posta un commento