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lunedì 3 febbraio 2020

La Cina è vicina. I rischi dei governi autoritari (e non solo in essi)

Premesso che ignoranza, incompetenza e strafottenza li si può incontrare in ogni comunità, organizzazione o contesto, è però sotto gli occhi di tutti quanto grave possa essere la loro presenza negli organi di governo di un paese. Specialmente di un grande Paese.

Il "coronavirus" fu individuato nella città di Wuhan l'8 dicembre dello scorso anno. Alcuni medici lanciano subito l'allarme, ma il Partito Comunista (evidentemente nelle persone che là possiedono potere ed autorità) decide di occultare l'evento al punto che qualcuno dei medilci ha immediatamente avuto i suoi guai (così leggiamo sui giornali) per avere parlato di possibile contaggio.
(Come dire: la politica ne sa più della scienza).

Il contaggio conseguentemente esplode in quella regione cinese e finalmente la Commissione Sanitaria Municipale della città di Wuhan ottiene l'assenso dal Partito (o dal Governo, che peraltro nelle dittature di destra o di sinistra si identificano) di comunicare (come da obblighi sottoscritti da tutti i governi del pianeta) quanto stava accadento in quella città all'OMS (Organizzazine Mondiale della Sanità) e siamo al 31 dicembre.

L'informativa è sibillina (esistenza di un focolaio di casi di polmonite a eziologia non nota), ma costituiisce finalmente un primo passo di responsabilità di quel governo sia nei confronti della gente del proprio Paese che nei confronti del resto del mondo.
Il 9 gennaio il Centro Cinese per il Controllo e Prevenzione comincia a parlare di "Coronavirus 2019-nCoV).

Il 21 Gennaio il contaggio passa oltre la regione di Wuham e tocca città cinesi (compresa Pechino) e paesi come la Thailandia, il Giappone e la Corea del Sud.

Finalmente il 22 Gennaio il Governo cinese decide di isolare, circoscrivere in ottica sanitaria, la città di Wuhan ... ma ormai dall'8 dicembre il virus è dilagato e le ragioni di "partito" non possono più essere nascoste. Tutto fino alla data del 22 gennaio si è provato -dal Governo/Partito-  per camuffare la tragedia, persino di addebitarlo ad un presunto virus originato da un serpente. 
Intanto dall'1 dicembre al 22 gennaio, sul piano ufficiale, i decessi sarebbero stati 17 (e i contaggiati oltre 500). Dal 23 gennaio a fine gennaio i morti sono saliti a 213 e le infezioni ad oltre diecimila.
Al momento in cui scriviamo il presente testo i morti (ufficialmente) sarebbero 361 e i casi accertati poco meno di 20mila (forse 17mila).

Viene da chiederci:
Ha causato più danni il coronavirus oppure l'ottusità del regime dittatoriale di quel paese ?

P.s.
Il medico Li Wenliang che già a Dicembre aveva lanciato l'allarme (pur non avendo individuato il Coronavirus ma ritenuto che si trattasse di Sars e che comunque bisognava proteggersi, molto più di quanto le autorità locali avessero detto ai cittadini), insieme ai sette colleghi che avevano messo in guardia amici e conoscenti, "proteggete le vostre famiglie", è adesso diventato un simbolo.
Situazione tipica che avviene in tutti i regimi autoritari.

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