Sta incartandosi con i decreti sicurezza che recano la sua firma
A breve il Senato dovrà votare se inviae all'esame della magistratura il comportamento dell'ex ministro sul caso Gregoretti, ma -intanto- è arrivata una nuova richiesta di autorizzazione a procedere per il blocco di una nave di immigrati. La vicenda è quella della Open Arms, dell’agosto 2019.
Salvini, come suo costume, manifesta sufficienza: «Ormai le provano tutte per fermare me e impaurire voi: vi prometto che non mollo e non mollerò, mai» perché «sono tutti processi politici che non mi spaventano», ma il tribunale dei ministri di Palermo gli contesta il sequestro di persona e l’omissione di atti d’ufficio.
Scrivono i giudici palermitani, non solo c'è l’obbligo di prestare soccorso ma, per vietare lo sbarco, devono sussistere i presupposti previsti dal decreto sicurezza bis (proprio quello firmato dall’ex ministro degli Interni) e nella circstanza non c'era motivo di ritenere che l'approdo potesse rappresentare un pericolo per l’ordine e la sicurezza.
La decisione, sostiene l’accusa, fu presa individualmente da Salvini.
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