Il 13 Febbraio 1927 in Italia viene istituita dal governo fascista la tassa sul celibato.
Nei giorni, gli attuali, in cui la demografia dell'intera Italia, soprattutto quella meridionale, segna una pesante caduta del saldo nascite/morte eed emigrazione/immigrazione sicuramente ci sembra anacronistico il sistema adottato dal Fascismo per incrementare la popolazione.
La tassa sul celibato fu mirata ad accrescere la popolazione italiana secondo il concetto, ereditato da una tradizione agricola, che più figli significano più lavoratori disponibili e soprattutto più soldati.
Mussolini per affermare la potenza militare italiana parlò di "8 milioni di baionette". Per questo motivo il matrimonio con molti figli venne favorito in tutti i modi: i padri con famiglie numerose ricevevano salari maggiori, le madri erano premiate con nastri, diplomi, medaglie d'argento e d'oro; alle nuove coppie venivan fatti prestiti pubblici daa restituire allo Stato solo se non sarebbero nati figli.
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