L’iter che ieri l'Aula del Senato ha avviato a carico di Matteo Salvini sarà quello di un giudizio ordinario, con tre gradi di giudizio. L'accusa sarà sostenuta in aula dalla Procura distrettuale di Catania, che aveva precedentemente chiesto l’archiviazione dell’inchiesta.
Il premier e i due vice-premier del passato governo giallo-verde. Le presunte violazioni di legge imputate a Salvini sarebbero state commesse durante quel governo. |
La procedura prevede «per i reati commessi dal presidente del Consiglio dei ministri e dai ministri nell’esercizio delle sue funzioni» che la «competenza appartiene in primo grado al Tribunale del capoluogo del distretto di Corte d’appello competente per territorio» ... «si applicano per le impugnazioni e gli ulteriori gradi di giudizio le norme del codice di procedura penale».
Il rischio per Salvini è -stando a quanto scrivono alcuni giornali- che in caso di condanna in primo grado scatti la legge Severino, con conseguente sospensione o decadenza dalla carica di senatore. La normativa prevede infatti la sospensione e l’incandidabilità per le cariche politiche condannate per alcuni reati. È stata quella legge a trovare applicazione per Silvio Berlusconi, decaduto e poi riabilitato a maggio 2018.
La legge prevede la sospensione degli amministratori pubblici in caso di condanna, anche solo in primo grado, per un periodo di almeno 18 mesi. Il reintegro potrà essere possibile solo in caso di sentenza di appello favorevole.
Salvini potrebbe, in caso di condanna in primo grado, essere ugualmente eletto, perché non sarebbe incandidabile in caso di nuove elezioni. Poi però rischierebbe di essere sospeso dalla carica.
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