Febbraio sta per andare via e i campi che attendevano la pioggia sono rimasti asciutti. Pure gennaio, il più secco da memoria d'uomo, è stato un mese senza piogge e tutto ciò è constatabile sprattutto nella Sicilia Occidentale. A subire i contraccolpi è ovviamente l'agricoltura.
Inverno anomalo |
«La siccità sta provocando danni gravissimi in tutta la Sicilia. Il grano non cresce, per gli ortaggi e nei nuovi impianti di vigneto si procede con irrigazioni di soccorso che fanno lievitare i costi aziendali. Non si può concimare e anche i pozzi si stanno asciugando lasciando intravedere un futuro davvero tragico». Lo fa sapere Coldiretti Sicilia ai giornali «quanto siano in crisi tutti i comparti a causa della mancanza di pioggia. Il paesaggio delle zone seminate a grano, che in questo periodo dovrebbe essere verde, appare inconsueto a causa dalla mancanza di acqua, con chiazze gialle. Ovunque i terreni secchi, seminati a cereali, rischiano di non far germogliare ed irrobustire le piantine ».
«Il clima pazzo - aggiunge Coldiretti Sicilia - non aiuta certamente la programmazione colturale in campagna. La natura è in tilt e a macchia di leopardo in tutta l’Isola si sono verificate fioriture anticipate dei mandorli e molti alberi da frutto hanno le gemme già da tempo».
«La situazione è simile in tutta la Sicilia e le isole - commenta Francesco Ferreri, presidente regionale Coldiretti -. Per poter irrigare si sostengono spese aggiuntive, e questo incide sulla vita aziendale. Siamo di fronte a cambiamenti epocali che devono essere fronteggiati immediatamente con una programmazione adeguata che riguardi tutti. Occorre una verifica continua delle strutture dei consorzi di bonifica e una strategia che permetta di dare soluzioni certe e garanzie».
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