Giordano Bruno viene messo al rogo per eresia -a Roma- in Campo de' Fiori.
Giordano Bruno, filosofo,
non era un uomo di scienza come Galileo. Galileo, Questi sosteneva infatti le sue convinzioni da un punto di vista prettamente
scientifico, basandosi su osservazioni e calcoli, Bruno le sosteneva invece perché
queste avvaloravano le sue convinzioni religiose, le stesse che lo condussero
in seguito al rogo.
Per Bruno, che era stato un frate domenicano,
l’interpretazione ecclesiastica delle sacre scritture era del tutto sbagliata
laddove questa ipotizzava un creato completamente distinto dal suo creatore,
con la Terra e l’uomo al suo centro.
La sua era una visione esaltante
dell’immanenza, secondo cui il creatore si riverbera nel creato che come esso è
infinito. Una sorta di panteismo giudaico-cristiana.
Il modello eliocentrico ( L'eliocentrismo è opposto al geocentrismo,
che pone invece la Terra al centro dell'universo) si sposava alla
perfezione con questa convinzione e per questo lo abbracciò, insieme al
principio di infinità dell’universo che invece non rientrava nelle teorie
copernicane.
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