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lunedì 10 febbraio 2020

Patrimoni dell'Umanità. In Sicilia non mancano solamente le strade, manca pure la capacità di valorizzare la Storia

Ogni Paese, grande (come gli Stati Uniti) o piccolo (come l'Albania), va orgoglioso delle ricchezze naturali e culturali che possiede, dei capolavori riconosciuti da tutto il mondo che costituiscono un'eredità del passato per le generazioni che verranno.

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Agrigento è stata una delle
maggiori città del bacino mediterraneo;
i suoi templi dorici, conservatisi fino a oggi,
formano uno dei più straordinari complessi
monumentali di arte e cultura greca.

Gustare Agrigento
Tempio della Concordia
La "Valle dei Templi", così è denominata l'area archeologica, occupa quasi per intero il sito dell'antica città. Gli archeologici hanno delimitato quasi integralmente gli originali confini.
Il luogo dove sorgono i -famosi in tutto il mondo- templi è a sud e sempre più in basso c'è l'ampia pianura che finisce nell'attuale centro balneare di San Leone. Proprio nell'attuale centro di San Leone fra il 700 ed il 600 a.C. si insediarono i primi abitanti greci.

Stando agli scavi archeologici risulta che l'area compresa fra l'acropoli ed i templi risale al V secolo a.C.
L'area sacra risale alla seconda metà del VI secolo a.C., tuttavia i templi più imponenti sono da assegnare al regno di Terone e sono dedicati a 
1) Eracle. E' sicuramente il tempio più antico (500-490 a. C.)
2) Zeus Olimpio, è lungo 113 metri e largo 56
3) Hera Lacinia, 
4) Vulcano 
Tempio di Hera Lacinia
o di Giunone

5) e Concordia. Dopo il Partenone di Atene è il tempio meglio conservato, grazie alla circostanza che in epoca bizantina fu trasformato in tempio cristiano. Fu costruito nella seconda metà del V secolo.
6) Dioscuri. Risale al V secolo a.C..

La necropoli antica comprende numerose tombe di epoca sia pagana che cristiana.

(I dati di questa pagina sono estrapolati dalla pubblicazione "Insieme per l'Unesco", diffusa dal Corriere della Sera).

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