Carlo V d’Asburgo il 24 Febbraio 1530 viene incoronato a Bologna, nella chiesa di San Petronio, imperatore del Sacro Romano Impero da papa Clemente VII, due giorni dopo l’incoronazione a re d’Italia.
Scegliendo di mantenere il controllo d’Italia e Fiandre, il nuovo imperatore prese una decisione che avrebbe cambiato per secoli gli equilibri continentali.
-In seguito anche Filippo II avrebbe continuato a sviluppare la strategia imperiale di suo padre.
Per comprendere un’epoca fondamentale nella formazione dell’Europa moderna, è necessario rovesciare il punto di vista tradizionale. Il concetto di «Spagna italiana» non si circoscrive alla sola influenza artistica o musicale ma anche ai processi di creazione e gestione del consenso, che proprio nello Stivale furono prima studiati e poi impiegati dai viceré spagnoli.
A partire da Carlo V, i domini italiani insegnano alla Corona iberica l’arte della costruzione del consenso e del mecenatismo a scopi propagandistici. Madrid e Napoli, furono i due poli di uno spazio culturale comune dell’Europa moderna.
Graecia capta ferum victorem cepit.
Come Orazio riconosceva l’inferiorità culturale dei romani di fronte ai greci, così si possono riassumere i rapporti tra conquistatori spagnoli e conquistati italiani nella prima età moderna. La forza spagnola si rivestì di abiti italiani, facendosi ancor più salda. In essi ha trovato la prima espressione della moderna complessità di simboli, codici e linguaggi del potere. A contatto con la nostra cultura, gli iberici assorbirono strumenti e tecniche di politica culturale che riutilizzarono.
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